Articolo di Sharon Vassallo
Piazza Manara a Treviglio si è riempita di bandiere, cartelli e voci per la manifestazione organizzata dal Comitato Treviglio per la Palestina. Sabato 18 ottobre 2025 si è tenuto un presidio di solidarietà e denuncia che ha richiamato cittadini, associazioni e attivisti del territorio.
In piazza per la Palestina
Il comitato, nato per costruire uno spazio collettivo di impegno e informazione sulla causa della Palestina, ha ribadito la necessità di mantenere viva l’attenzione anche quando le piazze si svuotano e l’interesse mediatico cala. Durante gli interventi, gli organizzatori hanno ricordato come la pace non possa esistere senza giustizia: “Non si può parlare di pace quando si continua a sparare ai civili e ad affamare la popolazione”, hanno dichiarato, ribadendo la volontà di sostenere il popolo palestinese fino alla fine dell’occupazione israeliana e al rispetto delle risoluzioni Onu. Il presidio ha voluto denunciare ancora una volta le migliaia di vittime civili provocate dal conflitto, tra cui un numero altissimo di bambini, e riaffermare la richiesta di cessate il fuoco immediato. “Non è il momento di abbassare la guardia; il nostro compito è continuare a far sentire la voce di chi non ha più voce”.
Il tema delle risorse naturali
Al centro della manifestazione anche la questione delle risorse naturali. Gli attivisti hanno denunciato l’accordo siglato nel 2024 dal ministro israeliano dell’Energia con diverse società internazionali – tra cui l’italiana Eni – per lo sfruttamento dei giacimenti di gas situati al largo della Striscia di Gaza. Secondo il comitato, la zona marittima interessata, per oltre il 60% riconosciuta dal diritto internazionale come appartenente alla Palestina, è stata concessa illegalmente, sottraendo al popolo palestinese la possibilità di usufruire delle proprie risorse. “Quelle risorse – hanno sottolineato – potrebbero garantire energia e sviluppo a Gaza, ma vengono invece utilizzate per finanziare chi la bombarda”. Gli interventi hanno ricordato anche la drammatica crisi energetica nella Striscia, dove l’unica centrale elettrica è costantemente sotto controllo israeliano e l’energia viene razionata a poche ore al giorno, diventando uno strumento di pressione politica sulla popolazione civile.
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Il messaggio-testamento
Durante la manifestazione è stato letto un messaggio-testamento di un giovane palestinese caduto martire, divenuto simbolo della forza morale e spirituale della resistenza di Gaza: “La nostra lotta non è solo armata, è fede, speranza e vita. Se cadrò, non sarò assente: continuate il cammino con verità e giustizia”. Le parole, accolte con un lungo applauso, hanno ricordato il valore della resistenza quotidiana fatta non solo di combattimento, ma anche di insegnamento, cura e testimonianza: quella dei medici, degli insegnanti, dei giornalisti e dei genitori che continuano a vivere e a raccontare la propria terra nonostante tutto. Il comitato ha ribadito con forza che l’unica garanzia di una pace duratura passa attraverso la fine dell’occupazione, lo smantellamento del sistema coloniale e il riconoscimento dei diritti del popolo palestinese. “Il nostro dovere qui in Italia – hanno spiegato – è continuare a denunciare, a mobilitarci, a lottare per la ricostruzione e per una Palestina libera, dal fiume al mare”.
Domenica altro presidio
Il Comitato Treviglio per la Palestina proseguirà nei prossimi mesi con nuove iniziative pubbliche, incontri informativi e momenti di mobilitazione. L’obiettivo è quello di mantenere viva la solidarietà e di sostenere concretamente le richieste di giustizia, libertà e autodeterminazione per il popolo palestinese. “Siamo qui – hanno concluso – per non dimenticare e per non permettere che il silenzio diventi complicità”. Il primo di questi appuntamenti sarà domenica 26 ottobre 2025. Con partenza dalla stazione Centrale, ci sarà un corteo per sostenere la resistenza del popolo Palestinese.
“Vogliamo ribadire che non c’è pace in un paese sotto occupazione – spiegano gli organizzatori del comitato ‘Treviglio per la Palestina’ – La pace ci sarà quando le frontiere saranno aperte, gli ospedali ricostruiti , le scuole operative. Quando la popolazione potrà ritornare alle proprie case e sarà libera di muoversi”.
Alla manifestazione prenderanno parte anche i militanti della sezione trevigliese di Rifondazione Comunista.