Cronaca

Tredici giovani colpiti da intossicazione alimentare in un campo scout a Blello

Sintomi lievi e situazione sotto controllo, ma l’ATS avvia un’indagine sulle cause del malessere.

Tredici giovani colpiti da intossicazione alimentare in un campo scout a Blello

Sintomi lievi e situazione sotto controllo, ma l’ATS avvia un’indagine sulle cause del malessere.

Il malore improvviso durante il campo estivo

Tredici giovani colpiti da intossicazione alimentare in un campo scout: indagini in corso. Martedì 22 luglio, come raccontano i colleghi di Prima Bergamo, si è verificato un episodio di intossicazione alimentare che ha coinvolto tredici giovanissimi partecipanti a un campo scout a Blello, un piccolo comune montano in provincia di Bergamo. Il gruppo, composto da 21 bambini di età compresa tra gli 8 e i 12 anni e provenienti dalla provincia di Lecco, stava partecipando a un soggiorno estivo presso la struttura della chiesa parrocchiale del paese. L’allarme è scattato in serata, quando diversi bambini hanno iniziato a lamentare disturbi gastrointestinali, compatibili con una possibile intossicazione alimentare. I sintomi si sono manifestati in modo repentino, con dolori addominali, nausea e spossatezza. I responsabili del campo hanno immediatamente chiamato i soccorsi: sul posto sono arrivate più ambulanze e alcuni minori sono stati trasportati negli ospedali della zona per accertamenti.

Situazione sotto controllo: nessun caso grave

Secondo quanto comunicato nella mattinata di mercoledì 23 luglio, la situazione è sotto controllo. Tredici bambini sono stati colpiti in maniera lieve e per otto di loro si è già registrato un netto miglioramento. Nessuno dei piccoli scout si trova in condizioni preoccupanti e, fortunatamente, non è stato necessario alcun ricovero prolungato. Il pronto intervento del personale sanitario e la tempestiva organizzazione dei responsabili del campo hanno contribuito a contenere l’emergenza. Le famiglie dei minori sono state subito informate e costantemente aggiornate sull’evoluzione della situazione, ricevendo rassicurazioni circa le condizioni di salute dei figli.

Indagini in corso sulle cause dell’intossicazione

L’episodio ha naturalmente generato preoccupazione tra i genitori e tra i responsabili dell’organizzazione scout, che in queste ore collaborano pienamente con le autorità sanitarie. Anche se la vicenda non ha avuto esiti gravi, rimane alta l’attenzione su aspetti cruciali come la sicurezza alimentare e la prevenzione nei contesti educativi, soprattutto durante i soggiorni estivi dei più piccoli. L’Agenzia di Tutela della Salute (ATS) di Bergamo ha avviato un’indagine per risalire all’origine esatta dell’intossicazione. I controlli riguarderanno la catena di preparazione e conservazione dei pasti somministrati ai bambini, così come l’igiene della struttura e degli utensili utilizzati. Al momento non è stata esclusa alcuna ipotesi, ma saranno le analisi microbiologiche sui campioni alimentari e le verifiche ambientali a stabilire le responsabilità.