Tredicenne investito dal treno, salvo per miracolo: torna a casa dopo quasi un mese
Oltre venti giorni d'ospedale a Bergamo, ma oggi sta bene. Nessuna bravata: fu una distrazione
Era il 23 febbraio 2021 quando Davide venne investito da un treno mentre cercava di attraversare i binari della stazione di Melzo. Oltre venti giorni dopo è finalmente tornato a casa. Settimane di paura, di speranza, ma anche di riconoscenza verso chi ha salvato la vita del 13enne. A raccontare questa storia, fortunatamente a lieto fine, è Primalamartesana.it
Investito da un treno a Melzo, salvo per miracolo
Al suo fianco in questi lunghi giorni di degenza presso l’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo c’era mamma Letizia, mentre papà Mario era costretto a fare avanti e indietro da Melzo per vedere il figlio negli orari di visita consentiti. Prima la Terapia intensiva e l’intervento chirurgico d’emergenza, poi la degenza nel reparto di Chirurgia pediatrica. Sono stati periodi difficili, ma finalmente mercoledì Davide è tornato a casa. “Vivo per miracolo” come ha spiegato la mamma.
Una distrazione: nessuna "bravata"
Inizialmente si era pensato che l’incidente fosse avvenuto a seguito di una bravata del tredicenne, un gesto avventato da immortalare per i social. Niente di tutto questo. Si è trattato di un momento di leggerezza, di una distrazione che gli sarebbe potuta costare davvero cara. Davide voleva raggiungere gli amici che erano dall’altra parte della stazione. Così li ha chiamati al telefono e mentre stava parlando, senza pensare a quello che stava facendo, ha attraversato i binari. Non si è accorto del treno che arrivava.
"Non voglio certo giustificalo, anzi, ma non si è trattata di una sfida tra ragazzi o di una bravata. Purtroppo molti adolescenti sono troppo superficiali e non si rendono conto delle azioni che compiono. Non gli sarebbe costato nulla utilizzare il sottopasso" ha raccontato la mamma.
Il ringraziamento ai medici
"Dopo il violento impatto con il treno da cui Davide si è salvato solo per miracolo, provvidenziale è stato l’intervento dei medici del Papa Giovanni XXIII. I dottori infatti hanno subito capito la gravità della situazione e hanno deciso di operarlo nel giro di un’ora evitando che potessero insorgere conseguenze più gravi" ha continuato al mamma, in una lunga intervista sulla Gazzetta della Martesana in edicola. "Oggi mio figlio sta bene, non ha nemmeno un osso rotto. Devo ringraziare loro perché senza questi medici non so come avrei fatto. Ho voluto raccontare questa storia per mettere in allerta i giovani, ma anche per condividere con la mia città la gioia di poter riabbracciare Davide".
Il servizio completo sulla Gazzetta della Martesana in edicola e in versione sfogliabile web per pc, smartphone e tablet da sabato 20 marzo 2021.