Trasporto locale, per la Bassa il ticket integrato è una mezza fregatura?
Un unico "ticket integrato" per viaggiare in tutta la provincia di Bergamo, senza distinzioni tra rete ferroviaria e rete dei bus. Ma...

Un unico "ticket integrato" per viaggiare in tutta la provincia di Bergamo, senza distinzioni tra rete ferroviaria e rete dei bus interurbani o urbani. Una prospettiva decisamente allettante per chi si muove con i mezzi pubblici per lavoro o per studio, quella promessa dal nuovo «Stibm», il Sistema tariffario integrato del bacino di Bergamo, che l’Agenzia per il Trasporto pubblico provinciale sta elaborando in queste settimane. Peccato che per molti pendolari, soprattutto della Bassa, la riforma rischi di essere una vera e propria «fregatura». Con rincari anche pesantissimi non solo sui biglietti delle singole tratte di treni e bus, ma anche sugli abbonamenti di lavoratori e studenti, in particolar modo di quelli che si recano a Bergamo in treno per poi spostarsi a piedi nel vicino centro cittadino.
I biglietti integrati e lo Stibm
La questione è quella della riforma del trasporto pubblico, imposta a ciascun bacino provinciale dalla legge regionale 6 del 2012. Uno dei principi generali della riforma è proprio l’«integrazione» tra il servizio ferroviario di Trenord, la rete dei bus interurbani (Sai, Sab, Autoguidovie) e rete urbana (Atb a Bergamo e hinterland). Con un unico biglietto, questa la novità, nei prossimi mesi si potrà viaggiare indistintamente su qualsiasi mezzo. Funicolare di città alta compresa. Peccato che in questo modo il costo della rete urbana bergamasca (la Atb) sia applicato a tutti gli utenti che arrivano nel capoluogo orobico, indistintamente e senza possibilità di scegliere. Anche a quelli, tantissimi, che finora hanno tranquillamente viaggiato solo in treno, per poi spostarsi a piedi nel (piccolo) centro di Bergamo senza utilizzare la rete urbana gestita dalla Atb.
Leggi l'inchiesta e i nuovi prezzi in corso di elaborazione sul Giornale di Treviglio in edicola