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Operazione
Trasformano un ex sito minerario in una discarica: sfrattati gli abusivi
L'area, situata in Alta Val Seriana, era occupata da anni da due imprese di costruzioni
Oltre 10mila metri quadrati di terreni e fabbricati di proprietà dello Stato occupati abusivamente e trasformati in una discarica. E' quanto ha sequestrato lo scorso 11 febbraio, al termine di un'articolata indagine, il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale di Bergamo, coadiuvato da militari provenienti da Nuclei Forestali della Provincia, da personale Arpa del Dipartimento di Bergamo e del Dipartimento Innovazione Ricerca e Sostenibilità di Arpa Lombardia.
Una discarica abusiva in valle
L'area, situata in Alta Val Seriana, era occupata da anni da due imprese di costruzioni e utilizzata come discarica per innumerevoli
attrezzature, macchinari e strumentazioni dismesse e in evidente stato di degrado. Nel sito, confinante con il Parco Regionale delle Orobie Bergamasche, sono stati trovati anche veicoli dismessi, parti di automezzi e un locale adibito illecitamente ad attività di officina.
Gli accertamenti hanno permesso di dimostrare che negli anni era stata realizzata una vera e propria stratigrafia di rifiuti, con l'abbandono nel compendio di oltre 2.200 metri cubi di rifiuti, misti tra pericolosi e non. Accertati anche presunti abusi edilizi, considerata la presenza di capannoni, tettoie non accatastate e una struttura in legno con cucina e zona pasto.
Area sotto sequestro
Nonostante le dimensioni del sito, la particolare conformazione orografica del luogo ad oltre 1000 mt di altitudine, aveva permesso, nel tempo, di occultare la gravità del contesto ad eventuali osservatori esterni. Contestualmente agli accertamenti, i Carabinieri Forestali hanno garantito lo sfratto forzoso delle aree interessate dagli occupanti abusivi, eseguito dai funzionari dell'Agenzia del Demanio, procedendo al
termine dell'attività al sequestro penale dell'intero compendio.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Bergamo, procedono per individuare le singole responsabilità in capo alle aziende occupanti e garantire la bonifica delle aree, con l'ipotesi di reato di discarica abusiva, che prevede l'arresto fino a 3 anni e l'ammenda fino a euro 52mila euro. L’operazione ha posto fine a una perdurante situazione di illegalità ai danni del patrimonio dello Stato, all’ambiente e, considerate le dimensioni dell’area occupata dai rifiuti, al paesaggio.
