Tragedia di Pioltello trasferito il dirigente Rfi indagato
Intanto l'Ansf ha chiesto all'azienda di rivedere il piano di manutenzione dei binari.
A tre mesi dalla tragedia che il 25 gennaio ha provocato tre morti a Pioltello, la Procura continua a indagare. Intanto è trapelata la notizia che Rfi, Rete ferrovie italiane, ha deciso di trasferire uno dei dirigenti indagati per disastro ferroviario colposo, omicidio colposo e lesioni.
Tragedia di Pioltello trasferito il dirigente
L’allora responsabile di produzione per la Lombardia Vincenzo Macello, infatti, è stato destinato ad altro incarico a Roma. Rivestirà il ruolo di responsabile dell’Ufficio risorse umane. Macello è tuttora iscritto nel registro degli indagati dell’inchiesta condotta dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e dai Pm Maura Ripamonti e Leonardo Lesti. Stando a quanto spiegato da Rfi, il trasferimento del manager non sarebbe legato ai fatti di Pioltello, ma si tratterebbe di un semplice avvicendamento dei dirigenti all’interno della società.
Rivedere il piano di manutenzione
Intanto l’Ansf (Agenzia nazionale della sicurezza ferroviaria) ha chiesto a Rfi di intervenire nel breve-medio periodo alla revisione del piano di manutenzione della rete ferroviaria. Inoltre è stato chiesto all’azienda del gruppo Ferrovie dello Stato di provvedere all’avvio di una gara per la nomina del Verificatore indipendente di sicurezza. Si tratterebbe di una figura super partes incaricata di eseguire rilievi e valutazioni. Prescrizioni che sarebbero nate anche a seguito della scoperta della zeppa di legno che era stata utilizzata per creare uno spessore al binario, onde evitare che battesse sulla massicciata. Uno “stratagemma” che era stato adottato proprio là dove il binario si è rotto nel giorno della tragedia.
Reperti allagati
Per quanto riguarda le indagini, si attende ancora la perizia che dovrà essere effettuata da periti. Nelle scorse settimane, come già scritto sul nostro sito, le infiltrazioni di pioggia avevano fatto ossidare i binari custoditi in un deposito. In attesa della super-consulenza, la Procura di Milano ha chiesto di trovare una nuova sede più adatta per la conservazione delle prove che rischiano di essere irrimediabilmente compromesse.