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Tornano gli scritti alla Maturità e gli studenti scendono in piazza con scioperi e manifestazioni

Anche a Bergamo un corteo di studenti ha protestato contro la decisione del ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi.

Tornano gli scritti alla Maturità e gli studenti scendono in piazza con scioperi e manifestazioni
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Tornano gli esami scritti alla Maturità e gli studenti scendono in piazza con scioperi e manifestazioni. Non piace (e non solo gli studenti) la decisione del ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi di abbandonare la versione "light" della maturità adottata negli ultimi due anni a causa dell'emergenza sanitaria per tornare alla versione originale e completa.

In sciopero contro la Maturità

La bozza dell’ordinanza per l’esame di Stato 2022 è già pronta. Come prima dell'emergenza Covid dal 22 giugno torneranno i due scritti, che saranno differenziati a seconda delle scuole: la prima sarà per tutti di italiano, mentre la seconda sarà differenziata e saranno le singole commissioni a decidere. Ma questo cambio di rotta non piace a molti studenti e insegnanti ancora fortemente in difficoltà dopo due anni di didattica a distanza e presenze a singhiozzo.

Per questo oggi a Bergamo come in tante altre città della Lombardia e d'Italia, gli studenti hanno protestato con uno sciopero indetto in seguito a un’assemblea dei rappresentanti di istituto e di Unione degli Studenti Bergamo con l’adesione e supporto di molte altre realtà della provincia e collettivi scolastici.

Gli studenti: "E' una beffa, devono ascoltarci"

"Il nostro sistema scolastico, già messo a dura prova da definanziamenti e riforme sbagliate, negli ultimi due anni è arrivato fino al limite del collasso - dice Francesca Soldo studentessa di Unione degli Studenti Bergamo - due anni di DAD in cui gli studenti e le studentesse hanno vissuto moltissimi disagi: dall'aumento delle disuguaglianze fino alle problematiche di benessere psicologico causate da una valutazione stressante e isolamento".

"Questa maturità è una beffa - continua Paolo Ravasio studente del Lussana - dopo tutte le mobilitazioni e attivazioni, dopo tutte le nostre richieste di convocazione fatte al ministro, ci ritroviamo invece riproposto un modello di esame totalmente inadeguato al contesto reale delle scuole".

"La protesta di oggi - aggiunge Samuele Uliano di UdS - vuole mandare un messaggio chiaro al ministro e al Governo intero. Non vogliamo solo la rimozione degli scritti quest’anno, ma un ripensamento della Maturità e della scuola in generale che porti a una riforma strutturale elaborata ascoltando davvero gli studenti“.

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