È un ambulante che andava al lavoro la vittima dell'incidente mortale di stamattina
Tragedia sulla Rivoltana. La vittima è Domenico Rozza, classe 1955, di Sant'Angelo Lodigiano (Milano)
Un'alba tragica, quella di oggi sulle strade del Cremasco. A Rivolta d'Adda, pochi minuti prima delle 6 di mercoledì 14 settembre, un uomo di 67 anni è morto dopo un incidente stradale avvenuto sulla Sp185, non distante dalla rotatoria con via Leonardo da Vinci.
Tragedia a Rivolta, tre feriti e un uomo morto
Lo schianto è avvenuto attorno alle 5.50, coinvolti un piccolo furgone su cui viaggiava la vittima, e un'automobile sulla quale viaggiavano i tre feriti gravi. Uno schianto micidiale. Immediato l'allarme al 118. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco del distaccamento di Dalmine e i volontari di Treviglio, che hanno tagliato le lamiere di uno dei mezzi, per liberare due dei cinque coinvolti che sono rimasti incastrati all'interno del mezzo su cui viaggiavano.
I soccorritori del 118 hanno quindi subito cominciato le manovre di rianimazione sul più grave, ma per lui, un uomo di 67 anni, non c'era più nulla da fare se non constatare il decesso. Gli altri tre feriti sono stati soccorsi in codice giallo: sul posto sono intervenute cinque ambulanze da Melzo, Rivolta e Treviglio, due automediche e anche un elicottero, alzatosi in volo da Como.
La vittima è un ambulante di Sant'Angelo Lodigiano
La vittima è Domenico Rozza, classe 1955, di Sant'Angelo Lodigiano (Milano). Ambulante, sembra stesse percorrendo la Provinciale per motivi di lavoro, ed era diretto nella Bergamasca. Dalla parte opposta proveniva l'automobile che trasportava gli altri uomini - 47, 56 e 61 anni, bresciani. Questi sono stati tutti trasportati in ospedale in condizioni serie, al San Matteo di Pavia, al Papa Giovanni XXIII di Bergamo e al San Raffaele di Milano. Stando a una prima ricostruzione, l'uomo alla guida dell'automobile avrebbe impostato un sorpasso, senza accorgersi che dalla parte opposta proveniva il mezzo di Domenico Rozza, che invece viaggiava da solo. Inevitabile l'impatto, che è stato violentissimo: non sono visibili, a terra, segni di frenata. La strada provinciale è rimasta chiusa per alcune ore, per i soccorsi e per i rilievi di rito.