Cividate

 “Tenuta antisindacale”: la prima condanna in Italia nei confronti di Amazon

Il giudice del Tribunale di Bergamo, sezione lavoro, Sergio Cassia mercoledì, attraverso una sentenza ha condannato il colosso americano della logistica che era stato citato in giudizio dalla Filt Cgil.

 “Tenuta antisindacale”: la prima condanna in Italia nei confronti di Amazon
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Il giudice del Tribunale di Bergamo, sezione lavoro, Sergio Cassia mercoledì, attraverso una sentenza ha condannato il colosso americano della logistica che era stato citato in giudizio dalla Filt Cgil.

L'assemblea, lo sciopero e la citazione in giudizio

Il 16 luglio, Amazon aveva negato al sindacato uno spazio nello stabilimento di Cividate, per tenere un’assemblea, spiegando di aver richiesto il rinvio della stessa "alla prossima settimana". Il motivo? La concomitanza con la settimana dei Prime Days, ovvero i giorni di sconti in cui gli ordini degli utenti, solitamente, volano. Per tutta risposta, il sindacato e i lavoratori avevano indetto uno sciopero di 24 ore tra il 17 e il 18 luglio, ovvero proprio nel bel mezzo dei Prime Days. Da allora le tensioni tra sindacato e azienda non si sono placate tant’é che la Filt-Cgil ha citato in giudizio Amazon chiedendo:

“La cessazione dei comportamenti illegittimi denunciati e il riconoscimento dei diritto dei lavoratori partecipanti alle assemblee al pagamento integrale della retribuzione per le ore medesime”.

La sentenza di condanna per Amazon

Mercoledì la storica sentenza che ha dato ragione ai lavoratori.

“Il Giudice del Lavoro ha accertato il carattere antisindacale del comportamento tenuto il 16 luglio 2024 da parte di Amazon Italia Logistica s.r.l., consistente nell’impedimento all’esercizio del diritto di assemblea sindacale.- si legge nella sentenza - condanna Amazon Italia Logistica s.r.l. a pagare a Filt Cgil la somma di 3.800 euro oltre a contributo forfetario a titolo di spese e compensi professionali".

Il commento del sindacato

Grande soddisfazione per il sindacato Filt Cgil che ha sostenuto i lavoratori fin dall’apertura del magazzino di Cividate.

“Il 16 luglio scorso Amazon aveva costretto i suoi dipendenti a riunirsi sul marciapiede antistante l'azienda, aveva impedito l'accesso ai locali aziendali ai dirigenti sindacali, ma non solo: ha anche trattenuto a titolo di "assenza ingiustificata" l'ora che i dipendenti hanno trascorso in assemblea. - ha detto Pierluigi Costelli sindacalista Filt Cgil - Il motivo era un'asserita esigenza produttiva perché c' erano gli sconti della prime week. Il tribunale di Bergamo con questa sentenza fa giustizia rispetto ad un diritto che non può essere subordinato alle pretese aziendali, i lavoratori hanno solo dieci ore all'anno di assemblea retribuita e di quelle ore possono fare quello che credono. La Filt Cgil di Bergamo aveva convocato regolarmente l'assemblea con un preavviso notevolmente maggiore di quello previsto dal CCNL. L'azienda ha minacciato i lavoratori di sanzioni disciplinari (che poi fortunatamente non ha fatto, ha promesso ritorsioni, ha soprattutto tentato di far credere ai dipendenti che il sindacato si fosse mosso fuori dalle previsioni di legge. Invece chi si stava muovendo fuori dalle previsioni di legge era l'azienda. Oggi a dirlo è una sentenza, e siamo dispiaciuti per esser stati costretti a ricorrere alla giustizia per far sancire nel 2024 un diritto sindacale dei lavoratori scritto in una legge del 1970”.

La posizione dell'azienda

Prendiamo atto della decisione del giudice. Stiamo valutando con attenzione le motivazioni alla base di questa decisione, e tutte le opzioni legali a nostra disposizione, inclusa la possibilità di presentare reclamo.- fa sapere Amazon tramite una nota - Ci teniamo a sottolineare nuovamente che Amazon rispetta le normative vigenti in tutti i Paesi in cui opera e che a Cividate non c’è stata alcuna volontà di impedire lo svolgimento dell’assemblea, ma una richiesta di spostamento di pochi giorni dovuta alla concomitanza della settimana del Prime Day (15-21 luglio) la cui data era stata già comunicata il 22 maggio, nel corso di un incontro con le organizzazioni sindacali svoltosi presso il centro di distribuzione di Cividate”.

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