Treviglio

Tentato femminicidio, se ti salvi ti paghi le spese legali: la Casa delle donne lancia la petizione

Sembra assurdo, ma in Italia le vittime che riescono ad aver salva la vita devono sobbarcarsi il costo dei processi contro i loro aguzzini.

Tentato femminicidio, se ti salvi ti paghi le spese legali: la Casa delle donne lancia la petizione
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Sembra assurdo, ma in Italia le vittime di tentato femminicidio che riescono, quindi, ad aver salva la vita devono sobbarcarsi il costo delle spese legali. Colpa di un vuoto legislativo contro cui si scaglia anche la "Casa delle donne" di Treviglio lanciando una petizione online.

Un assurdo vuoto legislativo

Ancora oggi la legge italiana presenta, appunto, un grave vuoto legislativo che impedisce a una parte delle vittime di violenza di beneficiare del sostegno economico offerto dallo Stato grazie al patrocinio. Le vittime di violenza come lo stalking, i maltrattamenti in famiglia, il femminicidio o gli abusi sessuali, possono beneficiare del sostegno economico dello Stato per il pagamento delle spese legali, ma non in tutti i casi. Il vuoto legislativo è poco evidente ma determinante per chi si trova in prima persona ad essere la vittima.

Se la vittima di un tentato femminicidio si salva, infatti, lo Stato non offre alcun sostegno economico per le spese legali che, pertanto, dovranno essere sostenute dalla vittima.

Una petizione online

Festa dell'Unità
La presidente della Casa delle donne Milva Facchetti

Milva Facchetti, presidente dell'associazione “Casa delle Donne” di Treviglio e l'avvocato Imma Sannino, insieme all'associazione tutta, hanno organizzato una petizione online per richiedere che questo vuoto legislativo venga colmato attraverso una modifica del codice rosso. L'associazione “Casa delle donne” di Treviglio, infatti, dal 2010 offre supporto e consulenza sia in ambito psicologico che in ambito legale a tutte le donne vittime di violenze

Per sostenere e contribuire alla lotta insieme all'associazione “Casa delle Donne” di Treviglio è possibile firmare la petizione a questo link: https://bit.ly/3hEXPS5

"Non esistono vittime di serie A e vittime di serie B, tutte meritano il supporto dello stato in egual misura - si legge nella nota dell'associazione - Sentirsi tutelate e sostenute dallo Stato, è un diritto che tutte le vittime di violenza devono avere".

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