Tentano di occupare case: fermati dalla task force
Ad Antegnate in via Leopardi abusivi hanno provato a forzare le barriere installate una settimana prima durante l’operazione di sgombero del palazzo occupato.
Ad Antegnate in via Leopardi abusivi hanno provato a forzare le barriere installate una settimana prima durante l’operazione di sgombero del palazzo occupato.
Il tentativo di occupazione e l’intervento dei Carabinieri
Non c’è pace per la palazzina in via Giacomo Leopardi ad Antegnate. Nella sera di mercoledì 9 ottobre alcuni individui hanno cercato il modo di eludere le barriere predisposte la settimana prima concluso il blitz di sgombero. Grazie al controllo del territorio diretto dal delegato alla sicurezza Antonio Danelli si sono subito predisposte le varie contromisure, infatti sono stati chiamati i carabinieri che tempestivamente sono intervenuti eludendo il tentativo di occupazione abusiva dei locali. Continua così l’opera di ripristino della legalità in un’area di Antegnate che da anni si è trasformata in un ghetto. Il palazzo di tre piani, con una forma ad “L” con tanto di piazzetta in mezzo è da tempo contraddistinto da degrado e illegalità. Eppure la costruzione del palazzo rientrava in una logica di sviluppo demografico del paese e della microeconomia antegnatese. L'approdo del centro commerciale infatti all’epoca era stato visto come volano per la crescita dei residenti in paese. Tre piani di struttura per un totale di 31 appartamenti di diverse metrature. Al piano terra inoltre erano state previste delle attività commerciali con tanto di vetrine che si affacciano sulla piccola piazzetta. Un progetto di sviluppo che però non è durato molto.
La task force tra Comune, Carabinieri e Polizia Locale
L’abusivismo è solo uno dei problemi della struttura. Il degrado ormai caratterizza l’edificio. Le scale che portano ai box sottostanti alla piazzetta interna sono ormai ricolme di rifiuti e le notti nella piazzetta sono diventate teatro di attività illegali. Il sindaco Simone Nava insieme alla sua squadra fin dai primi giorni dal suo insediamento si è mosso per il ripristino della legalità. Un mese fa, a settembre, ha convocato un tavolo a cui erano seduti i rappresentanti delle Forze dell'ordine e il nuovo proprietario dell’immobile. Incontro durante il quale è stato elaborato il piano d’intervento che ha portato la blitz di sgombero effettuato settimana scorsa. Un primo passo che sarebbe stato vano senza il continuo monitoraggio della zona che mercoledì scorso ha permesso l’intervento tempestivo dei Carabinieri.
Il delegato alla sicurezza dopo l’operazione effettuata
“Inutile dire che alla vista delle luci blu le persone che hanno provato a rientrare negli appartamenti sgomberati si sono dileguate. - ha detto Danelli - Teniamo monitorata questa zona costantemente. Sappiamo che è un momento delicato, soprattutto ora che abbiamo trovato di tutto non solo negli appartamenti ma anche nei sotterranei, per questo il livello di guardia è elevato. Abbiamo investito quattro mesi di duro lavoro tra sopralluoghi e visioni di telecamere di video sorveglianza e non vogliamo che il tutto si dissolvi in pochi giorni. Abbiamo già detto ai vicini che il comune da la propria disponibilità per ogni genere di segnalazione in merito. Ora sta anche a chi abita a tenere pulito e a dare quel minimo di riqualificazione per non rendere vano tutti questi sforzi “