Tempi troppo lunghi per la riapertura, e i commercianti scendono in piazza
"Non possiamo restare chiusi fino a giugno". I commercianti di Spirano, Urgnano e, pare, anche Romano scenderanno in piazza per protestare.
Tempi troppo lunghi per la riapertura, rimandata dal premier Giuseppe Conte dal 18 maggio al 1 giugno a seconda della categoria e i commercianti scendono in piazza. Ad annunciare l'iniziativa è stato un manipolo di commercianti di Spirano, intenzionato questa sera a seguire l'esempio dei colleghi di Urgnano e Romano. Una protesta che segue a ruota quella avvenuta ieri a Tolmezzo (Udine) dove i commercianti si sono dati appuntamento in piazza - rigorosamente a distanza di un metro gli uni dagli altri - per manifestare il proprio dissenso e le difficoltà che il settore sta attraversando.
La protesta
La ragione della protesta degli esercenti è chiara: i tempi di riapertura indicati nel nuovo Dpcm relativo alla fase 2 sono troppo lunghi. "Non possiamo permetterci di stare chiusi ancora un mese", questo il loro appello.
Il gruppo spiranese
"Qui a Spirano non abbiamo una vera associazione dei commercianti - hanno spiegato gli esercenti intenzionati a manifestare in piazza - Un tempo c'era, ma ora non più. Siamo un gruppo autonomo autocostituitosi in questi giorni, un gruppo che comprende una quindicina tra parrucchiere, estetiste, bar e ristoranti".
Stasera in piazza
"Avendo saputo che i nostri colleghi di Urgnano e Romano questa sera organizzeranno una sorta di manifestazione in piazza, ci siamo mossi anche noi - ha proseguito Veronica, la portavoce del gruppo spiranese - Vogliamo far sentire la nostra voce per sensibilizzare le autorità circa i tempi di riapertura delle nostre attività, che speriamo possano essere anticipati. L'appuntamento sarà questa sera, dopo cena, al Palaspirà".