Tamponamento sull'A22, la sorella del giovane deceduto: "Adorava guidare"
Sotto choc i familiari del giovane, che da tre anni lavorava come corriere
Sono distrutti dal dolore i familiari di Jaskaran Sing, il 21enne di origine indiana residente a Cologno al Serio che giovedì 23 gennaio, alle 12.30, ha perso la vita in un tamponamento sull'autostrada del Brennero. Tra le lacrime la sorella maggiore lo ricorda come un ragazzo pieno di sogni, che amava guidare.
Tamponamento fatale: Jaskaran è morto sul colpo
Riuniti nell'appartamento al secondo piano di un condominio di via Bergamo dove vive la famiglia Sing, parenti e amici si sono stretti ai genitori e alla sorella del ragazzo, impietriti, increduli di fronte a una tragedia arrivata come un fulmine a ciel sereno. Falciata nel fiore degli anni la vita di Jaskaran, mentre tornava a casa dopo aver effettuato una consegna in Trentino, con il suo furgone. Lo schianto contro il camion che lo precedeva non gli ha lasciato scampo. Sulla precisa dinamica del sinistro sta indagando la Polizia stradale.
"E' morto sul colpo - hanno raccontato il giorno dopo il sinistro, con lo sguardo spento, mostrando una foto dei mezzi - il traffico ha rallentato e lui non se ne è accorto, forse un colpo di sonno, una distrazione, non si sa perché.... ma non è riuscito a evitare di schiantarsi contro il mezzo pesante".
Una tragedia che per i familiari si è materializzata alle 15, quando un agente della Polizia locale si è recata al civico 38, per comunicare la terribile notizia.
"La Stradale ha trovato i documenti di Jaskaran e ha chiamato il Comune per avvisare dell'incidente, quindi il vigile è venuto qui, erano le 15 - ha spiegato con la voce rotta dal pianto Jaspreet, 25enne legatissima al fratello - io pensavo si trattasse di un controllo perché mio padre è in infortunio da due mesi a causa di una caduta, a cui è seguito un intervento al braccio. Invece lui ha chiesto dei miei genitori e allora ho domandato cosa fosse successo... quando ho sentito pronunciare il nome di mio fratello la mia testa non ha capito più nulla... L'agente ha riferito che Jaskaran era deceduto in un incidente.... gli ho chiesto più volte se fosse sicuro, non potevo crederci. Pensare che alle 12.30 quando si è verificato io ero al lavoro, stavo mangiando e chiacchierando, non potevo immaginare quello che stava accadendo..."
Sulla salma del 21enne è già stata effettuata l'autopsia - di cui non è ancora noto l'esito - e adesso la famiglia ne attende il rientro, forse per domenica. Il giovane verrà cremato e poi sepolto nel cimitero cittadino.
"Ci hanno detto solo che c'era traffico, che il camion ha frenato - ha concluso sconvolta Jaspreet - forse se il rallentamento fosse stato segnalato con le frecce... La vita di mio fratello se n'è andata, aveva tanti sogni da realizzare, tante cose da fare... Era uscito alle 5.20 di casa, a volte usciva anche alle 4, alle 3 o alle 2 ma era sempre tornato. Questa volta no..."
"Guidare era la sua passione"
Il padre del giovane è arrivato in Italia 16 anni fa, poi la moglie e i due figli lo hanno raggiunto.
"Io, mia madre e mio fratello siamo arrivati quasi dieci anni fa - ha raccontato ancora la sorella, tra i singhiozzi - ci siamo trovati bene e lui, dopo aver frequentato le medie, si è diplomato in meccanica. La sua vera passione però era la guida e così, dopo aver conseguito la patente B, ha ottenuto anche la C e ha cominciato a fare il corriere per una cooperativa pakistana, quindi è stato assunto a tempo indeterminato da una ditta italiana di Cavernago. Per lavoro era andato anche in Francia, mai una multa, mai un incidente, nulla. Era un bravissimo ragazzo, casa e lavoro, non beveva nemmeno alcolici".
"Voleva comprare una casa e girare il mondo"
"Jaskaran amava molto viaggiare - ha detto ancora la 25enne - voleva girare tutto il mondo: era stato in Svizzera con i suoi amici e due giorni fa mi aveva detto che stava progettando di andare qualche giorno a Londra".
E con un lavoro sicuro stava cominciando anche a costruire il suo futuro.
"Aveva acceso un mutuo per comprare una casa per sé, i genitori e la sorella con il marito - ha detto un amico di famiglia - mancava solo la firma dal notaio".
Un sogno andato in pezzi, come il furgone del 21enne, letteralmente demolito dopo il violentissimo urto.
"Anche io ho trovato un lavoro e mi sono sposata - ha continuato la sorella - la nostra vita stava andando benissimo e mai avrei pensato che mio fratello potesse finire così... Lo amavo tantissimo, siamo cresciuti insieme, era il mio piccolo... Un giovane aperto, simpatico, sempre sorridente e anche ora che è morto vedo il sorriso sul suo viso. Mia madre è distrutta...".