Sotto il banco dello scolaro padano di Caravaggio spunta un link a luci rosse per OnlyFans
Una provocazione a scoppio ritardato sul contestato monumento, o una trovata di marketing?
Non si sa ancora se sia una sorta di provocazione politica a scoppio ritardato, una goliardata o una trovata di marketing. Fatto sta che sul "Monumento allo scolaro" di Caravaggio è comparso un codice QR, che punta verso un sito a luci rosse: un profilo di OnlyFans, gestito da una giovane modella che propone contenuti hot a pagamento. A scoprirlo, del tutto casualmente, sono stati alcuni frequentatori del parchetto davanti alle elementari "Merisi", nei giorni scorsi. Non si sa, in realtà, da quanto tempo il codice QR sia lì, né ovviamente chi l'abbia stampato e posizionato.
Cosa sono i codici QR
I codici QR sono simili a codici a barre, che se vengono inquadrati dalla fotocamera di smartphone e tablet, permettono di collegarsi a pagine web automaticamente, senza dover digitare l'indirizzo, e partendo da un supporto fisico. Si tratta di una tecnologia ormai diffusa, che spesso viene utilizzata anche per proporre contenuti multimediali ai visitatori di monumenti e luoghi pubblici di interesse. Proprio questo devono aver pensato i caravaggini che nei giorni scorsi hanno notato il codice. Era stato stampato, plastificato e poi fissato alla scultura con molta cura, sul sottobanco dello studente raffigurato dalla scultura. Così l'hanno inquadrato con lo smartphone, pensando di accedere a qualche contenuto relativo alla stessa scultura. Invece, con loro grande sorpresa, sono finiti su un sito porno.
Il profilo OnlyFans di una ragazzina
Si tratta di un profilo OnlyFans, gestito da una ragazza italiana che propone video intimi. Per accedere è necessario essere abbonati: funziona così una piattaforma online che consente la condivisione a pagamento di contenuti hot realizzati dagli stessi utenti. Nello specifico, quello di una ragazzina italiana, di cui per ovvi motivi omettiamo riferimenti. Anche le foto nella gallery sono state modificate, per impedirne la scansione.
La scuola padana di Masano e il Monumento allo scolaro
Ed è qui che si innesta il dubbio che l'operazione possa essere persino una provocazione di natura politica. La statua di bronzo, alta circa un metro e cinquanta, rappresenta uno scolaro seduto nel proprio banco e fu scolpita dalla scultrice Gemma Manzoni. Commissionata dal Comune di Caravaggio e costata circa 50mila euro, quando fu realizzata 13 anni fa scatenò aspre polemiche tra l'allora maggioranza leghista, a guida del senatore Ettore Pirovano, e opposizione di centrosinistra. "Ufficialmente" voleva simboleggiare la libertà di istruzione e il diritto di ogni bambino di avere una scuola nel proprio paese. Ma di fatto, in quegli anni, a Caravaggio, celebrava nelle intenzioni dei suoi promotori la "scuola padana" di Masano: una scuola di frazione sostenuta dal Comune contro la riforma Berlinguer, che invece avrebbe fatto chiudere la scuola della frazione. Gli allora amministratori vennero multati dalla Corte dei Conti, e per una sorta di rivincita decisero, tramite la Giunta, di utilizzare parte di quella sanzione versata alle casse comunali, per costruire il monumento. E le opposizioni non mancarono di denunciare il fatto come uno spreco di denaro pubblico.
Sotto il banco di un ragazzino adolescente...
Tredici anni dopo, e dopo il cambio di colore della Giunta di Caravaggio, la polemica è ovviamente spenta, ma il "blitz" conserva i tratti di un'ironica allusione, sebbene forse persino inconsapevole nelle intenzioni di chi l'ha creata. La scultura rappresenta uno scolaro "ottocentesco", seduto ad un banco di legno, con la sua brava cartella. Ma cosa conserva quel ragazzino, nascosto sotto il banco? Fosse un nativo digitale, e non un ragazzino della Masano contadina di due secoli fa, avrebbe probabilmente un link a luci rosse, sembra suggerire l'autore.
Una trovata di "marketing" a luci rosse?
Ma si tratta di un'ipotesi, ovviamente, che solo l'autore potrebbe confermare o smentire. A stampare il codice QR potrebbe banalmente essere stata la stessa ragazza che gestisce il profilo OnlyFans, senza troppi retropensieri, e forse soltanto per "farsi pubblicità" in un'area, come il parchetto davanti alle "Merisi", che è un frequentato luogo di ritrovo di ragazzini. Oppure, ancor più banalmente, potrebbe essere una goliardata, come quella che il primo giorno di scuola, lunedì, qualcuno ha realizzato al liceo cittadino, il "Galileo Galilei".
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