Attacco razzista

Studentessa di colore insultata dai vicini: "Gli stranieri portano il virus"

La 22enne ivoriana, adottata a due anni da una famiglia di Calcio, vive a Milano dove sta terminando gli studi universitari.

Studentessa di colore insultata dai vicini: "Gli stranieri portano il virus"
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E con il panico da Coronavirus si accende anche il razzismo. La vicina di casa di una ragazza di colore, originaria di Calcio, sbotta: "Gli stranieri portano il virus, chiamate i carabinieri".  È questo, in sintesi, il contenuto di una lettera inserita a mano in tutte le cassette postali di un condominio milanese dove vive anche Marie Jeanne Aglioni, 22enne di origini ivoriane ma adottata e residente in Italia dalla bellezza di vent’anni.

Il virus risveglia il razzismo

È stata lei stessa a raccontare quanto accaduto nello stabile in zona Cadorna, dove vive in questi mesi, mentre sta completando gli studi universitari.

"Vivo con altri quattro ragazzi e condividiamo un appartamento al terzo piano di un condominio - spiega - Siamo quattro italiani e un ragazzo francese. Mercoledì pomeriggio abbiamo ricevuto questa lettera, che sappiamo essere stata trasmessa a tutti i condomini. L’autrice, un’altra inquilina del condominio, fa riferimento a un presunto via vai di stranieri che, a quanto sostiene, porterebbe malattie. Peccato che non ci sia nessun via vai di questo genere, l’unica persona di colore al terzo piano sono io, che sono assolutamente italiana".

Rabbia e amarezza

Al primo impatto la lettera ha turbato non poco Marie Jeanne, ma nel giro di poche ore l’ingiustificato imbarazzo ha lasciato posto a rabbia e amarezza.

"Mi sembra assurdo che nel 2020 ci sia ancora qualcuno che scriva tali parole - ha affermato la giovane - Sono arrabbiata perché invece di chiedere spiegazioni o parlarne con noi, la signora ha mandato questa lettera assurda a tutto il condominio, generando odio nei miei confronti e insinuando che io porti malattie. Quando, tra l’altro, il Coronavirus in Italia sembra l’abbia portato un italiano. Ora abbiamo scritto all’affittuario e sto valutando di adire le vie legali. Non tollero che si scarichi sempre la colpa addosso agli altri, lo trovo molto triste perché i tempi cambiano ma molte menti purtroppo no. Siamo ancora in quella fase in cui gli italiani bianchi sono quelli puri e giusti e tutti gli altri sono contaminati, sporchi e portatori di malattie. È triste che ci sia ancora qualcuno che si sente autorizzato a dire qualsiasi cosa nonostante non sappia nulla di me".

Giudicata per il colore della pelle

E purtroppo, se il Coronavirus è stato ulteriore pretesto per ingiustificabili episodi di discriminazione, la stessa Marie Jeanne ha dovuto ammettere che non è la prima volta, questa, in cui viene discriminata per il colore della propria pelle.

"In un appartamento dove ho abitato precedentemente una donna aveva insinuato che fossi una ragazza incline a... comportamenti immorali. Solo perché sono nera. Mi diceva che non potevo stare in quella palazzina, nonostante pagassi regolarmente l’affitto e non dessi fastidio a nessuno. Del resto, trascorrevo, e trascorro le giornate in università e le sere studiando".

Fortunatamente, Marie Jeanne può anche consolarsi voltando lo sguardo: gli italiani non sono tutti così. Le è bastato rendere pubblico quanto accadutole, infatti, per ricevere numerose manifestazioni d’affetto e solidarietà da amici e persone care.

Sul numero del Giornale di Treviglio in edicola oggi, 28 febbraio 2020, tante altre testimonianze e approfondimenti con un dossier di 13 pagine dedicato al Coronavirus.

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