Spintoni e urla al negozio indiano
A Palosco la faida tra connazionali continua. Ancora una volta preso di mira il locale di via papa Giovanni. Il proprietario smentisce: "Abbiamo solo parlato"
Spintoni e urla al negozio indiano di Palosco. Dopo l’omicidio di settembre del 22enne indiano Amandeep Singh, ora la gente della zona Bettolino ha paura.
Spintoni e urla tra connazionali
Stessa storia, stesso posto: i proprietari del locale indiano «Full Food Store» di nuovo presi di mira da connazionali, sabato sera. L’ultimo episodio era dei primi giorni di agosto quando, armati di spranghe e bastoni, una ventina di persone erano entrate nel negozio di alimentari e avevano minacciato e malmenato chi si trovava all’interno. Un regolamento di conti tra faide che poi è culminato nell’omicidio del 22enne, avvenuto in via Spampatti al Bettolino, con scene da far west.
Il titolare smentisce
L’episodio è successo nella prima serata di sabato. I residenti della zona hanno sentito grida e urla provenire dal locale a piano terra della palazzina posta in via papa Giovanni. Hanno visto una macchina con a bordo alcuni indiani entrare nel cortile e che avrebbero intimorito con urla e spinte il titolare del negozio. Che però smentisce. «E’ vero, sono entrati nel mio negozio ma solo per parlare – ha detto il titolare lunedì mattina all’interno del negozio regolarmente aperto – Non è successo niente».
La gente ha paura
Intanto i residenti temono nuovi episodi di violenza e non si dicono sicuri. Hanno paura che Palosco diventi un paese pericoloso per la faida che si sta consumando tra connazionali. Minacce, assalti con spranghe, spari in strada. E affidano i loro commenti di preoccupazione alla pagina Facebook «Palosco segnalazioni».