Spezzata dalla tromba d'aria, l'opera di Ottaviani sarà smaltita
I costi per il restauro sono troppo alti e la riparazione non garantirebbe, secondo una perizia, di scongiurare cedimenti futuri.
Era stata piegata e spezzata nel 2019 da una tromba d'aria, ora sarà smaltita. E' questo il destino che spetta alla scultura "Evoluzione e progresso" realizzata dal maestro Giuliano Ottaviani che si trova sulla rotatoria all'ingresso di Brignano. Restaurarla costerebbe troppo.
Spezzata dalla tromba d'aria, la scultura sarà smaltita
La scultura di Giuliano Ottaviani dedicata al Progresso, che si trova all’ingresso del paese in via Vittorio Emanuele II, verrà presto rimossa e smaltita. Dopo il crollo a causa delle raffiche di vento nel 2019, infatti, una recente perizia tecnica ha "condannato" l’opera (realizzata in vetroresina e foglia d’oro), poiché il ripristino verrebbe a costare almeno quanto il suo rifacimento. E non la assicurerebbe, comunque, da nuovi danni che potrebbero venirle dal maltempo. Sofferta la decisione maturata dall’Amministrazione comunale, che intende procedere - a patto di trovare una ditta disponibile a farlo - alla rimozione della scultura entro la fine di quest’anno.
Una perizia ha rilevato le cause del cedimento
Il responsabile dell’ufficio Tecnico comunale Mauro De Simone, che nelle scorse settimane ha ricevuto la perizia affidata dall’ente all’ingegnere Luca Regazzoni di Ponteranica, ha spiegato la scelta dell'Esecutivo. L’opera artistica, acquistata nel 2008 a fronte di una spesa, per l’ente pubblico, di circa 31mila euro (utile a coprire circa il 65% dei costi, con la parte restante messa a disposizione invece dalle realtà commerciali del paese), ha purtroppo manifestato un effetto "vela" a seguito del forte vento di alcuni anni fa, che l’ha portata al collasso nei punti di giunzione della struttura tubolare su cui era incastrata.
La scultura, collocata sull’angolo rotatorio in area mercato, è costituita da un’ossatura in tubolari di ferro saldati, sulla quale è stata applicata vetroresina colorata e, da una parte, un rivestimento in foglia d’oro. Come spiegato all’interno della perizia, è stato chiesto all’ingegnere di valutare le cause della rottura dell’installazione e dirci se la stessa potesse in qualche modo essere ripristinata - spiega De Simone -. Il cedimento, però, riguarda alcune fratture microscopiche difficilmente rilevabili, ma che con la forza del vento si ampliano e riguardano i punti di saldatura, venuti meno. Si tratta di un danneggiamento significativo, e sistemare la rottura così com’era non è possibile. Significherebbe spendere tanto quanto è stato speso per la costruzione dell’opera, che rimarrebbe comunque esposta a nuovi cedimenti. Per questo motivo, sebbene a malincuore, si è scelto di rimuoverla e smaltirla secondo i canoni previsti dalla legge, dividendo i materiali da cui è costituita.
Smontaggio e smaltimento entro fine anno?
L'operazione di smontaggio e smaltimento, assicurano gli uffici, verrà condotta quanto prima, a patto di trovare una ditta che possa intervenire già entro la fine dell’anno, cosa non facile vista la forte pressione cui è sottoposto il settore negli ultimi mesi. "In ogni caso appena possibile si interverrà, perché lasciarla lì nelle condizioni attuali è come una ferita aperta", conclude De Simone. Successivamente, invece, si ragionerà su come riorganizzare lo spazio finora interessato dall’opera di Ottaviani.