Spari nella notte: nuovo scontro a fuoco alla stazione
Ancora violenza tra bande per il controllo dello spaccio a Cividate. Un giovane scappa dai colpi e si rifugia in una cascina. Cresce la paura tra i residenti.

Ancora violenza tra bande per il controllo dello spaccio a Cividate. Un giovane scappa dai colpi e si rifugia in una cascina. Cresce la paura tra i residenti.
Spari nella notte, giovane in fuga
Fugge miracolosamente dalla sparatoria e trova rifugio in una cascina. Nel fine settimana la zona della stazione ferroviaria di Cividate è stata teatro di un nuovo scontro armato tra bande rivali, in lotta per il controllo dello spaccio. Un giovane marocchino, accorso per acquistare hashish, si è ritrovato nel mezzo della sparatoria. Sette-otto individui avrebbero aperto il fuoco, sparando in strada. Il ragazzo è riuscito a fuggire, correndo fino a una cascina poco distante dove ha chiesto aiuto, terrorizzato e ansimante. Secondo le prime ricostruzioni, il luogo da cui si muovevano gli spacciatori sarebbe l’ex casa cantoniera nei pressi della stazione Cividate Calcio, trasformata in base logistica del traffico.
Una scia di episodi violenti
L’episodio si inserisce in una lunga serie di fatti violenti nella stessa area. Nell’aprile 2024 un 27enne fu trovato in fin di vita alla stazione, ferito al petto da un colpo d’arma da fuoco. Pochi giorni dopo, a Pasquetta, una nuova sparatoria davanti al bar "Il Paradise" in via Marconi a Calcio: due auto in fuga, proiettili sparati in aria, inseguimenti tra i campi. In uno dei veicoli abbandonati nei pressi della stazione, furono trovati due fucili. Tre uomini vennero fermati. La pista degli inquirenti porta sempre allo stesso nodo: il controllo della piazza di spaccio.
Una guerra che parte da lontano
Il conflitto per la droga non è recente. Già nel 2017, a Bariano, due pusher vennero giustiziati lungo il Serio. Un’esecuzione in stile mafioso: tre colpi di pistola e una scena da brividi dietro a un ristorante abbandonato. Quel delitto segnò l’inizio di una spirale di violenza che oggi si è spostata a Cividate. La stazione ferroviaria è diventata punto nevralgico del traffico illecito, difficile da controllare, dove bande armate si sfidano nell’ombra. E mentre i proiettili tornano a volare, i cittadini restano ostaggi di una guerra invisibile.