A ogni acquazzone i sottopassi si allagano, il traffico va in tilt e il peso di ogni intervento continua a gravare sui Comuni. Uno scenario che ormai da qualche anno tende tristemente a ripetersi. Da una parte le precipitazioni divenute abbonanti: vere e proprie “bombe d’acqua” che nel giro di pochi minuti scaricano a terra il corrispettivo delle precipitazioni di un mese intero. Dall’altro una situazione viabilistica che necessita di interventi da anni. Questioni più che note, ma che non hanno ancora trovato risoluzione.
I sindaci scrivono alla Provincia
Per questo, dopo le due forti ondate di maltempo registrare nei mesi scorsi (il 10 e il 22 settembre, in particolare, ndr) i sindaci di Ciserano, Caterina Vitali e di Verdello Fabio Mossali, hanno deciso di scrivere alla Provincia per chiedere un incontro nel quale discutere le problematiche relative a fenomeni di rischio idraulico lungo la strada provinciale 122 “Francesca”.
Un problema che, tra l’altro, non coinvolge solo Verdello e Ciserano, ma anche Verdellino dove ad esempio l’allagamento del sottopasso ferroviario, lo scorso settembre, aveva costretto i Vigili del fuoco a intervenire per aiutare i pendolari a scavalcare le recinzioni, ma anche i territori di Levate e Arcene.
Sottopassi allagati, chiesto un incontro
Un’emergenza “rientrata nel giro di qualche ora nella maggioranza dei casi, in altri nel corso di un paio di giorni, con non poca fatica da parte nostra nell’affrontare l’emergenza e fortissimi disagi per i cittadini rimasti isolati e fortissime ripercussioni sul traffico”, spiegano i sindaci. Situazioni, però, come detto già note e “oggetto di confronto tra i soggetti istituzionali coinvolti, che nell’ultimo settembre hanno evidenziato a pieno la loro pericolosità e problematicità”, hanno sottolineato.
Il riferimento è in particolare a due punti critici dell’asse “Francesca”: il sottopasso ferroviario a Ciserano e il sottopasso d’accesso all’ex centro commerciale a Verdello.
“L’allagamento del sottopasso sulla “Francesca” a Ciserano ha bloccato la circolazione lungo l’asse stradale provinciale e ha congestionato l’intero comparto stradale dell’area di Zingonia – spiega Vitali – L’origine dell’annosa problematica è di nota complessità e certamente la sua risoluzione richiede un’analisi del fenomeno di natura sovracomunale. Ci ha lasciati perplessi la richiesta del Settore Viabilità, Trasporti e Appalti di Provincia che intima di presentare entro un mese una ‘soluzione progettuale definitiva e idonea’”.
Per quanto riguarda l’accesso all’ex centro commerciale – ormai completamente abbandonato al degrado – la questione è complessa. Si tratta, infatti, dell’unico accesso alla zona produttiva dove si trovano diverse attività, ma “la gestione del sottopasso pone complesse questioni di legittimità, perché non di proprietà comunale”, ha evidenziato Mossali chiedendo un’alternativa di accesso al comparto, considerando che per qualsiasi ipotesi progettuale sarà “indispensabile” l’assenso dell’ente provinciale.
Da qui, dunque, la richiesta di un confronto con “il supporto dei tecnici provinciali, comunali e degli enti coinvolti nell’affrontare il tema del rischio idrogeologico come Uniacque, l’ATO e il Consorzio di Bonifica della media pianura Bergamasca”.