S'intrufolano nella scuola e urinano per terra
Complice un guasto del sistema d'allarme. Ma non si tratta del primo episodio
Danneggiamento e vandalismo nell’edificio delle scuole elementari di Bariano, dove lo scorso fine settimana qualcuno si è introdotto e se n’è andato dopo aver urinato per terra.
Vandali a scuola
Un episodio singolare quanto degradante, quello verificatosi durante una delle notti del weekend scorso, favorito da un guasto del sistema d’allarme dell’immobile. Secondo quanto ricostruito dal personale scolastico e dalla Polizia locale di Romano di Lombardia, infatti, qualcuno si sarebbe introdotto nell’edificio dopo aver forzato e rotto un paio di porte d’accesso: una volta entrato, però, non avrebbe commesso alcun furto, ma se ne sarebbe andato – non si sa se per via del pattugliamento notturno del servizio di sicurezza o per altri motivi – dopo aver urinato per terra.
"Confermo che c’è stata un’effrazione e che chi è entrato non ha rubato nulla – ha dichiarato il sindaco Andrea Rota – hanno “solo” lasciato questo spiacevole regalino”.
Si cercano i responsabili
Sempre secondo quanto riportato dal primo cittadino sarebbero già in corso le indagini per individuare l’autore o gli autori del gesto.
"Sono al vaglio della Polizia locale i filmati delle telecamere esterne all’immobile: presumibilmente chi si è introdotto nella scuola è scappato con il sopraggiungere della vigilanza notturna – ha spiegato sempre il sindaco – Quanto all’antifurto, esso presenta purtroppo qualche problema su cui stavamo intervenendo già prima dell’episodio: nel breve periodo dobbiamo sostituirne le pile, mentre più in generale ci sarà da intervenire sull’impianto o sulla centralina, a seconda della necessità. Un primo sopralluogo ha confermato che sembrerebbe essere un problema della centralina, e ce ne stiamo occupando".
Non è il primo episodio
L’ipotesi più probabile circa l’accaduto sembrerebbe essere quella di un atto vandalico, come se ne sono già visti negli anni in paese – basti ricordare, tra i tanti episodi, la blasfema deturpazione del Gesù Bambino del presepe di qualche anno fa, o il suo furto nel 2020 – ma non si esclude nemmeno che chi si è introdotto a scuola l’abbia fatto con l’intento poi fallito di rubare attrezzatura elettronica, come peraltro già successo due anni fa quando l’Istituto Comprensivo si era visto derubato di ben 11 computer.