"Siamo giardinieri", dicono ai carabinieri. Ma in casa avevano un'enorme piantagione di marijuana
Oltre 250 piante singole di marijuana erano in via di germogliazione nel solaio di un appartamento appena fuori Crema. Due arresti e una denuncia.
Altro che pollice verde. In un appartamento appena fuori Crema, avevano allestito una vera e propria piantagione domestica di marijuana, con oltre 250 piante che curavano quotidianamente facendo i "pendolari" dell'agricoltura dalle loro abitazioni in provincia di Milano. I tre "imprenditori" sono stati però fermati dai carabinieri della compagnia di Crema: due di loro, un 53enne e un 27enne, sono stati arrestati (uno ai domiciliari, l'altro ha l'obbligo di firma) mentre un altro presunto complice, 43 anni, proprietario dell'appartamento, è stato invece denunciato a piede libero.
Il controllo della Radiomobile sui due strani giardinieri
Tutto è cominciato con un controllo di routine dei carabinieri. Una pattuglia della Radiomobile di Crema aveva fermato e controllato i due uomini della provincia di Milano, con precedenti penali di rilievo, che avevano giustificato la loro presenza nella zona di Crema con scuse poco credibili. C'è voluto poco a capire cosa in realtà stessero facendo. I due, ogni mattina, raggiungevano un piccolo Comune dell’hinterland di Crema e si infilavano nel giardino di un’abitazione, rimanendovi per alcune ore e uscendo per ritornare a casa.
Perché? Cosa facevano lì dentro? I militari hanno voluto vederci chiaro e la mattina del 12 ottobre hanno organizzato un controllo. Sorpresi, sulle prime i due si sono spacciati per “giardinieri” con il compito di curare un giardino della zona alcune volte alla settimana. Ma i carabinieri non ci hanno creduto, e hanno quindi controllato l'appartamento in cui già sapevano che i due si stavano recando. I "giardinieri" avevano la chiave dell'appartamento nascosta sotto il sedile dell'auto.
La piantagione di marijuana in solaio
Dentro l'appartamento non c'era nessuno, ma nel solaio i carabinieri hanno notato un box di metallo, dietro una porta chiusa a chiave. Dentro, all’interno di singoli vasi, c'erano ben 252 piante di marijuana appena germogliate e 17 piante dell’altezza di circa 80 centimetri. Inoltre, nei locali in questione erano presenti 15 lampade alogene, 5 condizionatori d’aria e deumidificatori, 8 ventilatori, 3 termometri per mantenere la temperatura costante, nonché fertilizzanti, terriccio, vasi, germogli e altro materiale specifico per la coltivazione delle piante di canapa.
La perquisizione dell’intera struttura ha consentito di recuperare anche 563 grammi di marijuana già pronta per essere confezionata e venduta, oltre a due bilancini di precisione per la pesatura del prodotto.
Tutto sotto sequestro, nessuno in carcere
Nel frattempo, anche il proprietario di casa (il 43enne denunciato) è arrivato sul posto, ignaro del blitz in corso. La piantagione è stata sequestrata insieme a tutto il materiale, e i due arrestati. Il proprietario di casa è stato denunciato per gli stessi reati contestati ai primi due e per la detenzione abusiva di una decina di cartucce da caccia, ritrovate nell'abitazione. Dei due arrestati, uno è stato posto ai domiciliari e l’altro sottoposto ad obbligo di firma. L’udienza di convalida è stata rinviata al primo dicembre.