Si spaccia per un maresciallo di Treviglio e truffa un'agenzia viaggi di Napoli
Il raggiro è stato scoperto dai carabinieri (quelli veri) della città, in collaborazione con l'Arma di Napoli
Si è presentato come il maresciallo Ciro Cafiero, in servizio alla stazione carabinieri di Treviglio. Invece era un dipendente di un albergo di Napoli, che voleva truffare un'agenzia viaggi. Ma il suo raggiro è stato prontamente scoperto proprio... dai carabinieri (quelli veri) della compagnia trevigliese.
Il (finto) maresciallo di Treviglio in vacanza a Napoli
Tutto è cominciato quando il 7 novembre è suonato il telefono di un'agenzia viaggi di Napoli. Dall'altra parte del filo c'era il finto maresciallo Cafiero, che voleva prenotare un soggiorno in un particolare hotel napoletano. Gli impiegati dell'agenzia hanno normalmente provveduto a prenotare la vacanza, e a richiedere il relativo pagamento da 1680 euro. Al che, il finto maresciallo, ha provveduto al (finto, ovviamente) pagamento. Dopo aver indicato telefonicamente numerosi dettagli per avvalorare la propria asserita appartenenza all’Arma, il "maresciallo" - in realtà un 43enne di Napoli - ha trasmesso all’Agenzia la ricevuta dell’avvenuto bonifico di pagamento. Falso, ovviamente, oltre che privo dei dati bancari dell’ordinante e della causale.
Il finto bonifico e la scoperta del raggiro
La finta distinta di pagamento ha comunque indotto l’Agente di viaggio ad eseguire a sua volta un bonifico di pari importo in favore della struttura alberghiera. Solo in seguito la responsabile dell’agenzia, notata in seguito l’anomalia nella distinta ricevuta, ha deciso di rivolgersi ai carabinieri di Treviglio, per verificare cosa stesse accadendo. Sono subito scattate le indagini e si è scoperto l'inganno.
Di concerto con la Stazione Carabinieri di Napoli Secondigliano il truffatore è stato identificato come un dipendente assunto dallo stesso hotel. Sono ora in corso ulteriori indagini finalizzate a verificare se eventuali truffe analoghe possano essere state perpetrate dalla stessa mano. "I Carabinieri invitano i cittadini a diffidare, in generale, da chi si presenta telefonicamente qualificandosi come appartenente all’Arma per richiedere prestazioni di denaro o altri servizi a qualsiasi titolo" è il consiglio dell'Arma.