Sgomberi alle torri di Zingonia, il sindaco "Impediremo l'accesso agli abusivi"
Sono iniziate le procedure di immissione in possesso degli appartamenti. Entro 15 giorni saranno spostate la metà delle famiglie.
Sono ormai iniziate le immissioni in possesso degli appartamenti delle torri di Zingonia. Gli appartamenti sono in fase di sgombero ed entro la metà del mese di aprile, secondo quanto annunciato dal sindaco Enea Bagini, oltre la metà delle 120 famiglie regolari residenti nelle torri di Ciserano saranno ricollocate in case Aler.
La ricetta anti abusivi di Bagini
Il problema, ora come ora, è impedire che negli appartamenti liberati dagli espropri, vadano a insediarsi nuovi occupanti abusivi. Per questo il comune di Ciserano ha predisposto un vero e proprio piano di azione per rendere inutilizzabili gli appartamenti all’interno delle torri di piazza Missile. "Con l’immissione in possesso degli appartamenti - ha spiegato il primo cittadino Enea Bagini - procederemo immediatamente a renderli inutilizzabili. Rimuoveremo le porte di ingresso, distruggeremo i sanitari e staccheremo le utenze di luce, acqua e gas. Quando poi i condomini saranno completamente svuotati provvederemo anche ad abbattere le prime due rampe di scale per impedire l’accesso ai piani superiori degli edifici".
La guerra legale con i proprietari
Al momento sono ancora in corso le trattative con i regolari. Molti hanno accettato la casa Aler (salvo poi, in un paio di casi, rifiutare l’assegnazione dopo aver visto l’alloggio) altri hanno trovato soluzioni diverse. Qualcuno ha deciso di ricorrere contro la stima degli appartamenti, valutati circa 90 euro al metro quadrato. «Per chi ha fatto ricorso - ha detto Bagini - abbiamo concordato di effettuare l’immissione in possesso degli appartamenti alla presenza dei proprietari. Ovviamente poi sia noi che Aler ci costituiremo in giudizio perchè i ricorsi sono stati portati avanti anche contro di noi. Abbiamo deciso di affidarci all’avvocato Mauro Ballarini di Brescia che ci ha seguito lungo tutto l’iter giudiziario». Per ora sono solamente due i regolari che hanno deciso di ricorrere contro la stima, anche per la difficoltà di affrontare le spese legali legate al procedimento giudiziario. I proprietari degli appartamenti sono seguiti dall’avvocato Roberto Trussardi.
Le attività commerciali
Procedono le trattative anche per quanto riguarda le attività commerciali. Se la macelleria islamica e il negozio di kebab sembrano ormai a un passo dalla sigla dell’atto notarile per la cessione degli immobili ancora è invece da definire la situazione del panificio «Bani» per il quale sono ancora in corso le trattative.
L'incognita della moschea
Nessuna risposta invece, almeno per il momento, è arrivata al Comune dopo l’invio del decreto di esproprio della cosiddetta moschea, sotto le torri Athena. «Anche a loro è stato inviato il decreto di esproprio come a tutti gli altri. Non sappiamo se faranno ricorso contro la stima o come decideranno di muoversi. Quello che è certo - ha concluso il sindaco - è che non ci sarà un’altra moschea sul territorio di Ciserano».