Sfuma la vendita della Maier Cromoplastica, Malanchini: "Preoccupato e amareggiato"

“Sono preoccupato e amareggiato per il mancato accordo della Maier Cromoplastica". Così si è espresso il Consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Lombardia Giovanni Malanchini, dopo che nei giorni scorsi è sfumata la vendita dell'azienda di proprietà della multinazionale basca, attiva nel settore dell’automotive, che lo scorso luglio ha annunciato la chiusura dello stabilimento di Verdellino e il conseguente licenziamento di 89 dipendenti.

Maier, Malanchini: "Sono preoccupato e amareggiato"

"Regione Lombardia ha messo in campo tutte le azioni possibili per evitare e scongiurare questa pesante situazione, ma l’ultimo incontro si è chiuso in modo negativo e già da queste ore potranno scattare i licenziamenti - ha proseguito - L’azienda ha infatti rifiutato una manifestazione di interesse promossa da Regione a rilevare il sito da parte di un’importante realtà lombarda impiegata nel settore dell’automotive".

A farsi avanti è stata la Imr Industries, solido gruppo che a febbraio ha acquisito anche Caterpillar. Ieri mattina, durante l'assemblea sindacale, i legali della Maier hanno invitato i dipendenti a ritirare le lettere di licenziamento, ma la Fiom Cgil, che sta seguendo la situazione fin dall'inizio, è riuscita a prendere tempo.

Regione al fianco dei lavoratori

"Il mio pensiero va quindi ai lavoratori e a tutte le loro famiglie, con la speranza che l’azienda possa il prima possibile considerare una soluzione alternativa e con la certezza che Regione Lombardia che farà ancora tutto il possibile per cercare un nuovo confronto e salvare almeno in parte il futuro di questi dipendenti”, ha concluso Malanchini.

Sia Regione Lombardia che il Mise hanno chiesto alla multinazionale di lasciare il tempo al gruppo interessato di formalizzare un'offerta più dettagliata.