Sfratto, l'Unione Inquilini "salva" una famiglia (per ora) FOTO
Il sindacato ha mediato con l'ufficiale giudiziario e le forze dell'ordine ottenendo un rinvio del provvedimento al 30 maggio.
Sfratto, è stato rinviato l'allontanamento di una famiglia dall'abitazione di via ai Malgari a Treviglio, previsto per ieri mattina. Il sindacato Unione Inquilini ha infatti mediato con l'ufficiale giudiziario e le forze dell'ordine, ottenendo il rinvio del provvedimento al 30 maggio.
Sfratto
Era infatti previsto lo sfratto di una famiglia di origine turca, madre, padre e quattro figli di 9, 6, 4 e un anno. Il capofamiglia, Ramazan, ha infatti perso il lavoro. Non è più riuscito a pagare l’affitto e ha quindi ricevuto uno sfratto per morosità incolpevole. "È uno dei tanti sfratti che si ripetono senza interruzione da quando è iniziata la crisi economica - scrive l'Unione Inquilini in un comunicato - Non rappresentano più una emergenza ma un dato strutturale che cresce con l’aumento della povertà".
Comune sotto accusa
"La cosa impressionante - prosegue il comunicato - è la lentezza che caratterizza le politiche sociali e abitative del Comune di Treviglio. L’Amministrazione, infatti, ha operato tagli ai servizi sociali che influiscono pesantemente sulla capacità di aiutare le famiglie a superare gli effetti della crescita della povertà. Ormai il Comune tende a non intervenire nemmeno per collocare madre e figli minori in strutture protette nel caso di sfratto".
Il presidio
Mercoledì mattina, i militanti dell'Unione Inquilini hanno quindi organizzato un presidio davanti alla palazzina di via ai Malgari per opporsi allo sfratto. "Abbiamo dovuto sostenere una tesissima trattativa con ufficiale giudiziario e forze dell'ordine per ottenere un breve rinvio fino al 30 maggio - spiegano gli attivisti - La mobilitazione continua ora con il pressing sull'Amministrazione comunale, che vuole invece lavarsene le mani, perché sia garantito un alloggio dignitoso a tutta la famiglia".