Cronaca

Sette furti in dieci giorni: ladri in azione anche a casa del sindaco

"Gente Comune" annuncia di aver avviato un confronto con professionisti del settore sicurezza per costruire un piano operativo

Sette furti in dieci giorni: ladri in azione anche a casa del sindaco

L’ondata di colpi riaccende il dibattito pubblico: timori crescenti tra i residenti, mentre la lista civica “Gente Comune” lancia un appello per “ridare ordine e legalità al paese”.

L’escalation dei furti e il colpo in casa del sindaco

Sette furti in dieci giorni. È il bilancio con cui Cividate si trova oggi a fare i conti, un numero che da solo restituisce la percezione di un’emergenza crescente. Tra le abitazioni colpite c’è anche quella del sindaco Gianni Forlani, presa di mira in un tardo pomeriggio della scorsa settimana, mentre il primo cittadino e la sua famiglia erano fuori casa. I ladri, introdottisi da una finestra, non hanno avuto il tempo di mettere a segno il colpo: l’allarme è scattato immediatamente, costringendoli alla fuga con un portagioie di scarso valore. Un episodio che, pur avendo avuto conseguenze materiali limitate, ha un peso simbolico forte: anche la figura istituzionale di riferimento del paese è finita nel mirino della microcriminalità. Il caso Forlani è solo la punta dell’iceberg. Nei gruppi WhatsApp del controllo del vicinato si moltiplicano le segnalazioni di movimenti sospetti, tentativi di intrusione e attività di spaccio sempre più visibili. Molti residenti raccontano apertamente di non riconoscere più il paese in cui vivono.

La denuncia politica: “La comunità per bene deve rialzare la testa”

In questo clima di preoccupazione si inserisce l’intervento di Nicola Moioli, capogruppo della lista civica Gente Comune, da anni impegnato sul tema della sicurezza. Oggi, di fronte a episodi ritenuti più frequenti e più invasivi rispetto al passato, Moioli torna a parlare con decisione: “C’è una comunità che chiede di rialzare la testa, l’obiettivo è garantire sicurezza a tutti i cividatesi”. Secondo il gruppo civico, il paese avrebbe subito un deterioramento graduale del contesto, davanti al quale quella che definiscono “la comunità per bene” sarebbe rimasta troppo a lungo in silenzio. È il momento, sostengono, di invertire la rotta: “Fuori posto devono sentirsi gli irregolari, non i cittadini”. La posizione di Moioli non punta alla generalizzazione, ma alla distinzione tra chi vive e lavora rispettando le regole e chi invece alimenta situazioni di illegalità. Cividate, nella loro visione, deve rimanere un luogo accogliente per chi vuole integrarsi, ma altrettanto fermo verso chi delinque. Il gruppo ricorda inoltre di aver denunciato in passato le criticità con interrogazioni e mozioni spesso liquidate come allarmismo. “Oggi – afferma Moioli – la realtà conferma che quei segnali non andavano sottovalutati”.

Le proposte: un piano d’azione per riportare sicurezza e ordine

“Gente Comune” annuncia di aver avviato un confronto con professionisti del settore sicurezza per costruire un piano operativo. Le misure proposte vanno dall’assunzione di personale qualificato dedicato al controllo urbano a verifiche sistematiche sulle abitazioni irregolari, fino al monitoraggio costante delle aree più sensibili del paese. Particolare attenzione è rivolta al contrasto del mercato degli stupefacenti, con la richiesta di applicare sanzioni severe a chi contribuisce ad alimentarlo. Un pacchetto che vuole essere, nelle parole del gruppo, un insieme di “azioni concrete, non slogan”. L’obiettivo dichiarato è quello di restituire ai cittadini una quotidianità serena, senza la paura di subire furti o di vivere in un contesto percepito come degradato. “Non vogliamo un clima di tensione – conclude Moioli – ma un paese ordinato e vivibile, dove la legalità torni a essere la norma”. Una sfida che il gruppo ritiene possibile solo se la parte sana della comunità deciderà di mobilitarsi in modo compatto e continuativo. Perché, come ribadiscono:

“La sicurezza non è solo un tema politico: è un diritto collettivo che passa attraverso la responsabilità di tutti”.