Senza casa con cinque figli, il dramma di un mamma scappata dalla violenza
Una donna è rimasta senza casa in seguito al crollo del tetto dell’appartamento dove viveva, dopo essere fuggita dal marito
A Romano una donna è rimasta senza casa, dopo essere stata sfollata in seguito al crollo del tetto dell’appartamento dove viveva, dopo essere fuggita dal marito.
Il dramma
Senza casa e con cinque figli a cui badare, una mamma chiede aiuto. Sono passati due mesi dalla notte in cui Romano fu colpita da un nubifragio. La notte del 21 luglio le forti piogge hanno provocato il crollo del tetto di una palazzina all'angolo tra piazza Locatelli e vicolo San Giorgio, provocando pesanti danni a tutto l'edificio. E' successo poco dopo le 23 ed è stato necessario l'intervento di forze dell'ordine e Vigili del fuoco. Per sicurezza i residenti sono stati fatti evacuare in modo da permettere ai pompieri, con l'ausilio anche di cani cerca-persone, di verificare la presenza di persone sotto le macerie del tetto crollato. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito. Ad assistere alle operazioni anche il sindaco Sebastian Nicoli. Per una mamma e i figli è stato necessario cercare un'altra sistemazione e sono stati affidati ai servizi sociali del Comune. Secondo i rilievi, già al mattino la palazzina era stata danneggiata dalla prima ondata di maltempo. Il forte temporale della serata ne ha compromesso ulteriormente la stabilità.
Famiglia sfollata
Tra gli sfollati c’era anche una mamma che con i suoi cinque figli trovò una sistemazione temporanea in una casa messa a disposizione dalla Caritas. Il periodo di concessione è stato fissato in due mesi in attesa di trovare una sistemazione permanente per la famiglia. Ma qualcosa non è andato per il verso giusto in questo periodo, a denunciarlo è stato Adil Lachguer dell'Unione Musulmani che sta cercando di aiutare la mamma.
“Lancio un appello a tutte le persone che possano essere d’aiuto - ha detto - Questa donna è separata da cinque anni e da allora ha sempre abitato nel palazzo da cui è stata costretta ad uscire nella notte del 21 luglio in seguito al crollo del tetto. Non chiedeva aiuto, lavorava e portava avanti la sua vita e quella della famiglia”.
L' appello
“La notte dell’evacuazione la donna non ha potuto portare via niente dalla sua casa - continua Lachguer - Solo il 9 agosto, quasi due settimane dopo le è stato dato il permesso di rientrare. Ma quando l’ha fatto ha trovato la casa sottosopra, svaligiata da ladri sciacalli che sapendo della situazione hanno agito indisturbati".
Dopo due mesi nell'appartamento Caritas, oggi deve lasciare la casa, i servizi sociali l'hanno chiamata informandola che deve andarsene. La donna ha così valutato di rientrare nella sua vecchia abitazione.
“Stamattina siamo andati nell'appartamento che era stato evacuato a luglio per vedere la situazione, se fosse abitabile o di recuperare qualcos’altro - ha detto Lachguer - La casa è inabitabile. Dove deve andare questa donna con cinque figli? Chiediamo alle donne di lasciare i mariti che non sono in grado di fare i padri e che sono violenti e poi ecco il risultato, le togliamo la casa e le lasciamo in mezzo ad una strada sole. Mi appello a tutte le persone di buon cuore, aiutiamola, per farlo basta contattarci all’unione Musulmani di Romano al numero 3394081630”.
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