Odiati dai cittadini, distrutti dai vandali. Primi giorni infelici per i nuovi semafori in centro
I cittadini di Calcio insorgono contro i nuovi semafori alla "strettoia" del paese, mentre la minoranza li critica e i vandali li distruggono.
Non hanno riscosso grande successo presso la popolazione i semafori posti dal Comune in via provvisoria per regolare il traffico in centro. E così, dopo due giorni di fase sperimentale, i cittadini e la minoranza hanno iniziato a farsi sentire, mentre alcuni vandali hanno distrutto due delle tre nuove lanterne semaforiche.
I nuovi semafori
Sono stati attivati lunedì i semafori della "strettoia" nel centro di Calcio, ma dopo 48 ore e svariate critiche, due di essi sono stati distrutti. La decisione del sindaco, Elena Comendulli, di regolare il traffico con questa rivoluzionaria idea non ha riscosso alcun successo presso la popolazione, che si è scagliata contro le code e il traffico intenso causato dai semafori. Alcuni vandali, poi, hanno deciso di risolvere la situazione a modo loro, distruggendo due dei tre impianti semaforici appena collocati.
Anche la minoranza contro i semafori
Non solo la cittadinanza. Ad osteggiare i nuovi semafori nel centro cittadino è stata anche Giovanna Pagliarini, del gruppo di minoranza «Insieme per Calcio»: «Quella del sindaco è stata una pessima decisione - ha affermato, - perché con i semafori la gente non passerà più per l'anello. Ciò aumenta il traffico e quindi le code. Con la tangenziale e l'anello ci eravamo impegnati a ridurre il traffico, ora sembra si voglia far di tutto per ripristinarlo».
Il sindaco si difende: «Tutti si lamentano ma nessuno ha mai fatto nulla»
Non è tardata nemmeno la replica del sindaco, Elena Comendulli, che si è difesa facendo notare come la sua rivale non abbia mai fatto nulla per trovare una soluzione: «La Pagliarini in dieci anni non ha risolto il problema - ha dichiarato. - Noi, almeno, siamo partiti con questa fase sperimentale, al termine della quale trarremo le dovute conclusioni circa i semafori. Come lei, anche tutti i calcensi che non sono venuti all'assemblea pubblica quando si è discusso del problema, ma ora si lamentano. Io penso che un semaforo in mezzo al paese sia da deterrente per il traffico, non un incentivo».