In Lombardia

Scuola, l'85% del personale ha almeno la seconda dose

Solo il 12% (43mila su 334mila) non risulta vaccinato. L'assessore regionale Sala: "Le lezioni in presenza sono una priorità".

Scuola, l'85% del personale ha almeno la seconda dose
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In Lombardia l'85% del personale scolastico ha almeno la seconda dose di vaccino anti-Covid. Si ferma al 12%, invece, la percentuale dei non vaccinati. A comunicarlo è una nota della Direzione Generale Welfare della Regione Lombardia dopo il rientro sui banchi di scuola avvenuto lunedì.

Scuola, l'85% ha almeno due dosi

"In Lombardia più dell'85% del personale scolastico ha completato il ciclo di vaccinazione comprendente la seconda dose o il 'booster' - si legge nella nota - nello specifico, a fronte di una platea di oltre 334.000 soggetti (dati di aprile 2021), in circa 199.000 hanno ricevuto la dose addizionale/booster, ovvero quasi il 60% del totale. Inoltre 86.850 unità hanno completato il ciclo con la seconda dose: più del 25%".

Più di 4.800 persone, poi, attendono la seconda inoculazione, mentre sono circa 700 le persone non vaccinabili perché attualmente infette Covid-19. Ammontano a poco meno di 43.000, infine, i soggetti che non hanno ricevuto nessuna dose, circa il 12% del totale.

La ripresa scolastica

La ripresa scolastica è stata tra gli argomenti più discussi della scorsa settimana e ha diviso l'opinione pubblica tra chi avrebbe optato per qualche settimana di Dad e chiusure e chi, invece, voleva veder garantito il diritto dei bambini e dei ragazzi alla socialità e quindi alle lezioni in presenza. E lunedì in classe sono tornati quasi tutti gli studenti: a casa i positivi - ovviamente - ma anche i tanti contatti stretti che ora si trovano in quarantena. A casa, però, in molti casi anche intere classi e istituti per decisone di presidi e sindaci che hanno optato per la Dad, come avvenuto ad esempio a Vailate.

"Grazie a tutto il personale"

"Rivolgo un ringraziamento a tutto il personale scolastico della Lombardia che sta gestendo le criticità di questi giorni - ha commentato l'assessore regionale all'Istruzione Fabrizio Sala - garantendo ai nostri studenti la migliore continuità didattica. È importante che la scuola non rimanga indietro e che i servizi essenziali, già duramente colpiti dalla pandemia, possano proseguire senza creare pericoli per le generazioni di giovani impegnate nei diversi cicli didattici".

La scuola in presenza è una priorità

"Guardando al futuro - ha proseguito l'assessore - il pericolo maggiore è quel deficit di apprendimento che l'Invalsi ha già denunciato a giugno. Il nostro impegno è di evitarlo sostenendo la scuola con tutte le nostre forze. Continuiamo a lavorare in stretta collaborazione con l'Ufficio Scolastico Regionale e con l'assessorato al Welfare per garantire lo svolgimento delle lezioni in massima sicurezza: questa è la nostra più immediata priorità. A seconda di come evolverà la situazione nei prossimi giorni, valuteremo la possibilità di realizzare interventi straordinari di tracciamento e screening, in particolare per le classi in auto sorveglianza, e percorsi preferenziali per l'accesso ai vaccini".

Vaccini, i giovani rispondono all'appello

"I vaccini - ha concluso Sala - sono l'unica arma che abbiamo per contrastare questa situazione e i numeri della Lombardia sono rincuoranti".

Sul piano vaccinale, infatti, si registra questa situazione: la fascia 12-19 ha completato il primo ciclo vaccinale all'86,5% e per il 6,7% risulta già in terza dose; la fascia 20-29 ha completato primo ciclo vaccinale al 98,6% e per il 27,3% risulta già in terza dose.

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