Scuola

Rimandata l'apertura delle scuole vailatesi

Gli studenti di materna, elementari e medie torneranno fra i banchi lunedì 17 gennaio. Fino ad allora, in vigore la didattica a distanza.

Rimandata l'apertura delle scuole vailatesi
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Rimandata l'apertura dei plessi scolastici di Vailate. Il sindaco Paolo Palladini ha emanato un'ordinanza che posticipa la riapertura di materna, elementari e medie a lunedì 17 gennaio.

Rimandata l'apertura delle scuole

Come spiegato dal primo cittadino, dal 10 al 15 gennaio le lezioni in presenza sono sospese.

"Analizzata la situazione particolarmente critica che si sta registrando nel Comune Di Vailate, sulla base dei dati analitici dei contagi, tramessi quotidianamente dalla ASST, sentito il parere dell' Istituto comprensivo disposto ad attivare la DAD, si dispone che sino al 15 Gennaio le lezioni in presenza sono sospese - ha detto Palladini - Le lezioni in presenza potranno riprendere lunedì 17 gennaio, fatti salvi eventuali provvedimenti statali. Pur coscienti delle difficoltà e del disagio che ciò potrebbe causare, è nostro compito prioritario proteggere la salute degli studenti e indirettamente quelle delle famiglie".

Il parere della dirigente scolastica

Appreso il contenuto dell'ordinanza, la dirigente scolastica dell'Istituto comprensivo di Trescore Cremasco Albertina Ricciardi ha espresso la propria solidarietà al sindaco Palladini per la difficile decisione presa dal Comune.

"Come garante del diritto allo studio, non desidero trarre un respiro di sollievo perché una volta tanto la responsabilità della scelta è in mano ad altri, ma intendo direttamente e pubblicamente sostenere la coraggiosa scelta del sindaco Paolo Paladini, consapevole delle conseguenze a livello di opinione pubblica, ma responsabilmente teso a proteggere la salute della comunità, come un buon padre di famiglia - ha affermato - L'ignavia è certo un'opzione di comodo, ma può avere conseguenze funeste, anche al di là del nostro sguardo. Se la soluzione non sarà compresa e condivisa, che almeno gli strali siano divisi tra due bersagli; anche a questo, purtroppo, possono essere utili il Sindaco e il Dirigente Scolastico. Con senso del dovere e cura, conformemente da quanto disposto dalla normativa, la comunità scolastica attiverà la didattica a distanza. A livello orario, le lezioni a distanza seguiranno i criteri stabiliti dal Collegio dei Docenti nel Piano per la Didattica Digitale integrata per ciascun ordine di scuola e utilizzeranno la modalità sincrona con arricchimenti in asincrono, ad eccezione della scuola dell'Infanzia che dovrà privilegiare la forma asincrona".

Gli interrogativi di Fratelli d'Italia

Perplesso per la decisione del Comune il coordinatore del circolo locale di Fratelli d'Italia, Luciano Aiolfi.

"Oggi sono rimasto sorpreso leggendo, su internet, della scelta improvvisa operata dal nostro Comune di Vailate dell’emissione di un’ordinanza di sospensione, con effetto immediato, a scopo precauzionale e preventivo, delle attività didattiche in presenza delle scuole presenti nel Comune dal 10 gennaio al 15 gennaio, salvo proroghe - ha commentato - Perché sorpreso? Perchè i comuni limitrofi e della Provincia di Cremona non hanno, ad oggi, adottato anch’essi pari provvedimento. Sia ben chiaro, questa non è una polemica o una presa di posizione a favore o contro questa decisione, ma solo una richiesta, rivolta a chi mi sa rispondere e ne abbia titolo, di fare maggior chiarezza sulla decisione non essendo, fortunatamente, Vailate classificato come zona rossa. Sappiamo che prendere, autonomamente, una decisione del genere non è semplice per il sindaco che in questo caso interviene in qualità di autorità sanitaria locale, considerando che questa scelta coinvolgerà oltre un centinaio di famiglie, innescando numerose problematiche per gli alunni e le famiglie. Oggi è fortemente in discussione il provvedimento del Governatore Regionale della Campania per l’emissione di propria ordinanza di sospensione dell’attività in presenza di tutte le attività didattiche; il Governo ha già preannunciato ricorso avverso questa disposizione stante che la Regione Campania è in zona arancione. Il ministro preposto ha dichiarato che la scuola è l’ultima da chiudere, sottolineando "come nessun Governo nazionale dei grandi Paesi europei, come Francia o Spagna, ha chiuso le scuole". So, per certo, che molti Istituti comprensivi della provincia hanno numerosi docenti in quarantena e/o malattia e non sono, purtroppo, in grado di gestire la riapertura dei plessi scolastici lunedì prossimo quindi comprendo sicuramente i loro problemi logistici. Personalmente come cittadino, pensando anche di interpretare il pensiero di molti concittadini interessati dall’ordinanza, sarei grato se venissero date maggiori informazioni e qualche motivazione in più sulla scelta 'autonoma' di voler sospendere le lezioni in presenza in tutte le scuole comunali".

Il commento del vicesindaco

A difendere la decisione del sindaco ci ha pensato il suo vice, Pierangelo Cofferati, secondo il quale la sospensione delle lezioni in via precauzionale è un pegno necessario a preservare la salute pubblica.

"Essere Amministratore pubblico significa fare delle scelte per il bene di tutti e sottolineo tutti - ha detto - Pertanto, una volta esaminata la situazione dei contagi trasmessa dalla ATS, mi sento di difendere fermamente la decisione del sindaco Paolo Palladini di posticipare di una settimana la riapertura delle scuole. È una scelta sicuramente sofferta e meditata, ma viene presa con un unico scopo: tutelare la salute dei ragazzi e delle loro famiglie. Stiamo ricevendo molti messaggi che ci ringraziano di questa scelta e altri, che in modo scomposto e astioso ci accusano di "punire" i ragazzi. Ci sono scale di valori e decisioni difficili da prendere, ma qualcuno deve prenderle: se qualche giorno a casa può essere utile a limitare dei contagi avremo fatto la scelta corretta, e avremo dato del tempo in più affinché tutti si possano vaccinare prima del rientro a scuola. Nel rinnovarle il mio appoggio alla decisione del sindaco dico chiaramente: prima la salute e poi la scuola".

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