Sciopero all'aeroporto di Orio al Serio, lunedì servizi sospesi per 24 ore
Lo sciopero di lunedì terrà conto e rispetterà le fasce di garanzia previste dalla legge sul diritto allo sciopero, e quindi il servizio sarà garantito dalle 7 alle 10 e dalle 18 alle 21.
Continua lo stato di agitazione alla BGY la maggiore società di handling dello scalo di Orio al Serio. Lunedì prossimo, 7 novembre, FILT CGIL, FIT CISL, Uiltrasporti e UGL T.A. di Bergamo hanno infatti proclamato un nuovo sciopero, di 24 ore, per protestare e portare all’attenzione di cittadini e utenti dell’aeroporto le condizioni dei 300 lavoratori impegnati ogni giorno nelle operazioni di assistenza dei voli a terra, carico e scarico bagagli e nel check-in dei passeggeri. Lo sciopero di lunedì terrà conto e rispetterà le fasce di garanzia previste dalla legge sul diritto allo sciopero, e quindi il servizio sarà garantito dalle 7 alle 10 e dalle 18 alle 21.
Sciopero all'aeroporto di Orio
La situazione della società e le trattative condotte dai sindacati, intanto, non hanno prodotto risultati soddisfacenti: “i salari restano bloccati mentre aumentano carichi di lavoro e di conseguenza gli orari e la flessibilità richiesta ai dipendenti. Nonostante l’aeroporto di Bergamo sia tornato ai livelli di traffico precedenti alla pandemia - commentano Marco Sala della FILT CGIL, Pasquale Salvatore di FIT CISL e Giacomo Ricciardi di Uiltrasporti – le condizioni di lavoro dei dipendenti di BGY sono rimaste quelle dell’emergenza, così come quelle economiche”.
“Questa mobilitazione è frutto di un malessere legato non solo al contesto aziendale, ma anche a una diffusa situazione nel settore dell’handling che soffre per gli effetti del processo di liberalizzazione degli ultimi anni- continuano i sindacalisti. Come richiesto dalle ultime normative che regolano il comparto, infatti, negli scali è ormai obbligatorio che operi una molteplicità di società di handling, non più un solo soggetto. A Bergamo, però, vista l’ampia presenza di compagnie aeree low cost, assistiamo a una rincorsa al ribasso quando si tratta di società che si occupano dell’assistenza dei voli a terra. Così , le aziende di handling che non riescono più a fare margini perché strozzate dal mercato finiscono per comprimere salari e diritti dei lavoratori, pur in uno scalo che negli ultimi anni è cresciuto in maniera esponenziale. Si inverta la tendenza al deterioramento delle condizioni di lavoro in uno scalo dai volumi che crescono, e una volta per tutte si lavori per un’occupazione buona e stipendi equi”.