La proposta

Sci e impianti chiusi? Ristori con i fondi del RdC

Un fondo da 2 miliardi per ristorare le attività di montagna. I deputati bergamaschi della Lega lo chiedono con un emendamento al Bilancio.

Sci e impianti chiusi? Ristori con i fondi del RdC
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Niente sci e impianti chiusi in tutta Italia. E' questo lo scenario che si prospetta per le festività natalizie. Un duro colpo per l'economia della montagna. I deputati bergamaschi della Lega chiedono al Governo un fondo da 2 miliardi per i ristori, prendendo i fondi da quelli previsti per il Reddito di Cittadinanza.

Sci e impianti chiusi, si ristorino le attività montane

"Se l'esecutivo confermerà la decisione scellerata di chiudere gli impianti sciistici o anche solo di ritardarne l’apertura dopo le feste natalizie bisognerà compensare le località penalizzate da questa scelta folle - dichiarano i deputati bergamaschi Rebecca Frassini, Daniele Belotti, Alberto Ribolla e Cristian Invernizzi -. Una scelta in contrasto sia con l’accordo in Conferenza Stato-Regioni sul protocollo sanitario e di sicurezza anti-Covid per l’accesso agli impianti sciistici sia con gli interessi economici del nostro Paese visto che i turisti andranno a sciare all’estero, in Svizzera o in Austria dove invece gli impianti saranno aperti".

I fondi? Sui usino quelli per il Reddito di Cittadinanza

I parlamentari bergamaschi chiedono al Governo che venga istituito un fondo per i ristori da 2 miliardi di euro. "Con un nostro emendamento al Bilancio - continuano Frassini, Belotti, Ribolla e Invernizzi - chiediamo l’istituzione di un fondo con una dotazione di 2 miliardi di euro per il 2021 per l’erogazione di contributi a fondo perduto destinati agli operatori degli impianti sciistici. Dove trovare i soldi? Attraverso la riduzione dello stanziamento del reddito di cittadinanza".

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