Urgnano

Rose bianche sotto la pioggia, l'ultimo addio a Camilla Ceresoli

Una folla oceanica oggi, martedì 27 febbraio, ha reso omaggio alla 17enne morta nel sonno nella notte tra sabato 24 e domenica 25 febbraio.

Rose bianche sotto la pioggia, l'ultimo addio a Camilla Ceresoli
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Rose bianche per Camilla Ceresoli, le hanno portate amici e familiari sulla sua bara oggi, martedì 27 febbraio, il giorno delle sue esequie. E tutta Urgnano si è stretta intorno a lei.

Funerali Camilla Ceresoli

Una chiesa gremita ha detto addio a Camilla Ceresoli

La pioggia battente non ha fermato parenti, amici, compagni di classe e di squadra, conoscenti e semplici cittadini commossi per la prematura morte della 17enne che nella notte tra sabato e domenica si è spenta nel suo letto. In tantissimi hanno voluto partecipare alle esequie, nel pomeriggio. Un lungo corteo ha seguito il carro funebre dalla sua casa di via delle Azalee fino alla chiesa parrocchiale, dove ad attenderlo c'erano tanti ragazzi dell'oratorio, della scuola, della squadra di pallavolo dove Camilla giocava e della società di calcio di cui il papà è un dirigente. E sono stati proprio i ragazzi dell'oratorio, con la loro divisa arancio, a portare sulle spalle il feretro dell'amica che faceva l'animatrice al Cre fino ai piedi dell'altare. Dentro la chiesa non c'era sufficiente spazio per tutti, molti sono rimasti in piedi, con le lacrime agli occhi, ancora increduli di fronte a una morte così prematura e improvvisa.

"Ci ha insegnato che non bisogna aspettare domani per fare il bene, bisogna farlo subito"

Una famiglia bellissima, di colpo distrutta. Mamma Francesca affranta, con le mani quasi sempre giunte come a chiedere aiuto a Dio per sopportare un fardello troppo pesante; papà Massimo in piedi per tutta la cerimonia, con lo sguardo rivolto ora verso l'altare, ora verso il cielo ora verso la bara bianca della sua adorata figlia, coperta di rose altrettanto candide e dalla maglia biancorossa della Pallavolo Mafalda Spirano. In mezzo a loro il fratellino Pietro, di 13 anni e, accanto, il fidanzato Marco e gli altri perenti, attoniti.

"Ciao Camilla, voglio parlare direttamente a te, che sei qui in mezzo a noi oggi, non più visibile ai nostri occhi ma in una presenza nuova, come la nostra fede ci porta a credere - ha esordito il curato che gestisce l'oratorio, don Davide Milani - Nella comunione dei vivi e dei defunti. Ci hai fatto un bello scherzo, nessuno di noi avrebbe voluto ritrovarsi qui in questa chiesa per dirti addio e consegnarti a quel Padre celeste che ti accoglierà nell'eternità con il suo abbraccio di pace e di misericordia. Siamo qui per dirti che ti vogliamo bene, che siamo accanto ai tuoi genitori e al tuo caro fratello, alle tue nonne e a tutti i tuoi parenti".

Poi il sacerdote ha fatto una riflessione.

"Camilla, in queste ore ci siamo profondamente interrogati sulla vita, sulla sua fragilità e sul suo senso - ha continuato - la tua si è spenta troppo presto e facciamo fatica a parlare di una vita compiuta: tra poco ti saresti iscritta alla patente, avresti fatto il test per entrare alla Facoltà di Psicologia, rafforzato l'amore con il tuo fidanzato, rimesso quella maglietta del Cre che tanto amavi indossare, continuato le tue gare di pallavolo, condiviso sogni e speranze che albergano nel cuore di tanti giovani. Ma tutti questi desideri resteranno purtroppo incompiuti, per questo vorrei leggere un messaggio di un giovane amico che ho ricevuto in questi giorni e che condivido: è meglio non aspettare a fare il bene, non sappiamo quanto tempo ci è concesso di rimanere su questa terra. E se questo tempo è il contributo che vogliamo dare al mondo come ringraziamento per il dono della vita che ci è stato fatto non dobbiamo attendere. Camilla ci ha insegnato che non dobbiamo aspettare il domani per compiere il bene, bisogna farlo subito".

"Hai vissuto lasciando un segno profondo nel cuore di tutti noi"

Poi don Milani si è rivolto nuovamente alla ragazza.

"Diciassette anni fa hai iniziato a intessere la tela della tua vita che purtroppo si è già conclusa - ha detto con amarezza - ma questa tela riporta il capolavoro della tua vita: hai vissuto lasciando un segno profondo nel cuore di tutti noi che ti abbiamo incontrato. Hai realizzato un arazzo pieno di colori e di bene che non dimenticheremo così facilmente. Guarda quanta gente c'è qui oggi per te, per dire il nostro grazie per  il tanto bene che hai seminato e che ora toccherà a noi  far germogliare e crescere. Grazie per il tempo che hai donato agli altri, ai piccoli, a coloro che con te hanno condiviso un tratto della tua storia. Eri una ragazza determinata, forte delle tue idee e coraggiosa nel volerle portare avanti: ti sei scontrata spesso con coloro che non la pensavano come te ma hai sempre dimostrato serietà, maturità. Non lasciavi nulla al caso e ci mancherà tantissimo questo tuo aspetto ma oggi siamo qui perché inizia il compimento della tua nuova vita, che non avrà mai fine".

Prima di concludere l'omelia, il religioso ha parlato alla famiglia, impietrita nel primo banco.

"Camilla, vorrei dire due parole ai tuoi genitori - ha affermato il sacerdote - mamma Francesca la tua piccola grande bambina, che hai portato nel grembo e che hai visto crescere, continuerà a rimanerti accanto e camminerà con te: non ti lascerà sola. Accogli la sua presenza e continua ad amarla come hai sempre fatto. Con lei ha intessuto la sua vita, plasmandola ad essere la ragazza che noi abbiamo conosciuto, non smettere di continuare a farla crescere nel tuo cuore".

"Papà Massimo: la vita ti ha riservato tante prove e sofferenze, sei sempre stato capace di rialzarti, questa volta il colpo è davvero duro da incassare: un genitore non dovrebbe mai vedere la morte di un figlio. Domenica ti ho detto che puoi essere fragile. Hai visto quante persone si sono strette attorno a te in questi giorni? Non sei solo. Il Signore ti ha dato una croce pesantissima ma ti ha dato la forza per portarla e tanti Cirenei che ti stanno aiutando".

"Pietro: mamma e papà ti hanno dato un nome speciale, che significa roccia: tu sei una roccia. Sei un ragazzino dolcissimo dal cuore grande, tutti i tuoi amici ti stanno accanto in questo momento. Camilla continuerà a starti accanto, a riprenderti quando sbaglierai i compiti, a volerti un mondo di bene e a condividere con te questa vita. Ora hai un compito speciale: fai da roccia a mamma e papà, vedrai che riuscirai in questo grande compito e che Camilla ti darà la forza per farlo".

"Francesca, Massimo e Pietro in questi giorni la vostra casa è stata un via vai di persone che sono entrate per portarvi un ricordo, un abbraccio, una preghiera - ha osservato - Questa sera la vostra porta di casa si chiuderà e dentro ci sarete solo voi, con il vostro dolore, sarà fortissimo e intenso ma non dimenticate che non siete soli. Ci impegniamo a camminare con voi per condividere la gioia di aver dato alla vita Camilla ma con la consapevolezza che il suo dono d'amore non andrà dimenticato".

E di nuovo un dialogo con Camilla: "Sei partita troppo presto, te ne sei andata in silenzio, senza avvisarci ", prima di concludere con una citazione, quella del libro di Eric Emmanuel Schmitt: "Oscar e la dama in rosa".

Rose bianche per Camilla

Prima di concludere il rito funebre anche i genitori della 17enne sono saliti sull'altare per leggere un messaggio straziante. Dopo di loro gli amici dell'oratorio, le compagne della squadra di pallavolo di Spirano, i compagni della 4A del liceo "Galileo Galilei" di Caravaggio. Parole toccanti che hanno suscitato applausi spontanei e commossi. Anche il parroco don Stefano Bonazzi ha voluto ricordare la giovane e la sua riccia capigliatura che si divertiva a scompigliare. Poi, dopo la benedizione, il feretro è uscito dalla chiesa parrocchiale e i ragazzi così come la famiglia hanno posato una rosa bianca sulla bara della ragazza caricata sul carro funebre: un ultimo gesto d'affetto prima dell'ultimo viaggio verso il tempio crematorio.

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Arrivo
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Don Davide Milani omelia
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Urgnano Funerali di Camilla Ceresoli, 17 anni

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