Soncino

Rombo di motori per l’addio al centauro Rudy Ferrari

Il 31enne è morto venerdì scorso in un incidente stradale mentre in sella alla sua «Yamaha S6» viaggiava sulla strada che collega Orzinuovi e Roccafranca

Rombo di motori per l’addio al centauro Rudy Ferrari
Pubblicato:

Muore a 31 anni in un incidente mentre viaggiava in sella alla sua moto. Rudy Ferrari, di Soncino, è la vittima dell’ennesima tragedia su un strada, quella che collega Orzinuovi a Roccafranca, tristemente nota per i numerosi incidenti, anche mortali. Lo scontro introno alle 16.30, venerdì scorso quando il ragazzo stava rientrando dal lavoro, in direzione Soncino, sulla sua «Yamaha R6».

Schianto in moto, muore a 31 anni

Secondo una prima ricostruzione pare che il 31enne non sia stato responsabile dello scontro, causato da una distrazione alla guida, o da un malore dall’automobilista pakistano, conducente del camioncino che gli avrebbe tagliato la strada. L’uomo, di 29 anni non ha riportato ferite, se non un grande stato di shock. Per il soncinese invece non c’è stato nulla da fare, le sue condizioni sono parse fin da subito gravissime e a niente è valso l’intervento dei soccorritori che hanno cercato di rianimarlo. Sul posto oltre al personale del «112» sono intervenuti i carabinieri di Orzinuovi, i Vigili del Fuoco orceani e quelli di Chiari. I militari si sono occupati anche di tenere gestire la viabilità, che lungo quel tratto (e in quell’orario) è sempre molto impegnativa. Un progetto per l’allargamento della Sp2 è in cantiere da anni, l’ultimo aggiornamento con l’ok da Regione è di fine 2021, ma ad oggi la strada risulta ancora tristemente nota per le numerose tragedie come quella di Rudy Ferrari.

L'ultimo saluto con il rombo dei motori

Il rombo delle moto e il silenzio assordante. Sono stati questi i rumori che hanno riempito Isengo nel dolore dell’ultimo saluto al 31enne. La piccola frazione, dove Ferrari viveva, è riuscita a malapena a contenere le tantissime persone che lunedì pomeriggio hanno voluto dare l’ultimo saluto al motociclista. Rudy era un operaio specializzato con un passato legato al mondo dell’agricoltura. Un ragazzo tranquillo, che poteva sembrare schivo a chi non lo conosceva ma che aveva un grande cuore. La sua grande passione è sempre stata quella per le due ruote sulle quali per uno scherzo beffardo del destino ha perso la vita.

«Quello che è successo a Rudy mi ha fatto pensare ad un’esperienza personale, che ho provato un paio di volte: quella di volare - ha detto il parroco durante l’omelia raccontando della sua prima volta con il deltaplano - E’ una cosa meravigliosa volare, ti stacchi da terra e per un attimo hai paura e vorresti tornare indietro. Perché parlo di questa mia esperienza? Perché penso un po’ a Rudy che aveva questo motore tra le mani e voleva in qualche modo volare, perché la velocità, l’ebrezza collegata a queste passioni parlano di superamento dei limiti. Abbiamo tutti la predisposizione ad andare oltre i nostri limiti, almeno a fare questo tentativo. Dopo fatti del genere, non possiamo rimanere nei limiti della nostra vita perché oltre c’è qualcosa di più grande, perché la morte non è l’ultima parola. Non ci accontentiamo: di quello che mangiamo, del lavoro, delle relazioni... tutto questo ci parla di qualcosa di più grande. Ora la vita di Rudy si apre all’eternità, vorrei dire ai suoi familiari: non lasciate mai che vinca il limite».

I ricordi della famiglia e degli amici

Toccante il ricordo del fratello.

«Ho pensato tanto a cosa scrivere... eravamo bianco e nero noi due, opposti ma insieme siamo sempre andati avanti - ha detto emozionato - Nostro padre ci ha insegnato il valore del lavoro, del rispetto e della famiglia. Tu hai sempre guardato avanti, ci siamo sempre voluti bene anche nei momenti più bui, sei volato via così e hai lasciato un vuoto che sarà difficile colmare».

A salutare Rudy oltre ai parenti, ai tantissimi amici e ai conoscenti, un gruppo di amici bikers che ha posteggiato le motociclette davanti alla chiesa e che ha accompagnato il corteo fino al cimitero. Dopo la cerimonia, decine di palloncini bianchi sono stati lanciati in cielo, per l’ultimo saluto al giovane biker: «Ciao, Rudy!».
.

Seguici sui nostri canali