Una mattinata di festa sabato a Romano, con la sfilata e riconoscimenti per i volontari che ogni giorno garantiscono sicurezza e solidarietà sul territorio.
La sfilata e l’apertura dell’evento
Sabato la città di Romano ha avuto l’onore di ospitare la Giornata del Ringraziamento del Volontariato di Protezione Civile, promossa dalla Provincia di Bergamo e dal Comitato di Coordinamento del Volontariato di Protezione Civile di Bergamo, in collaborazione con il Comune. La mattinata si è aperta con una colorata e suggestiva sfilata dei mezzi e dei volontari lungo le vie cittadine, richiamando l’attenzione e l’ammirazione dei cittadini. Camion, fuoristrada, ambulanze e mezzi specializzati hanno sfilato ordinati, mostrando la capacità organizzativa e la prontezza delle squadre operative.
La Santa Messa e il momento di riflessione
Dopo la sfilata, i partecipanti si sono riuniti per la celebrazione della Santa Messa, momento di raccoglimento e di riflessione sull’impegno dei volontari. La cerimonia ha sottolineato il valore umano del servizio, evidenziando come la dedizione dei volontari della Protezione Civile vada oltre il semplice dovere professionale, toccando il cuore della comunità. La presenza di cittadini, autorità e rappresentanti delle associazioni ha reso la celebrazione ancora più significativa.
I saluti istituzionali e il ringraziamento
L’iniziativa ha rafforzato il senso di comunità e la gratitudine verso chi ogni giorno lavora per la sicurezza e il benessere collettivo. La mattinata si è conclusa con i saluti istituzionali, durante i quali il sindaco di Romano, Gianfranco Gafforelli, ha rivolto parole di sincero ringraziamento ai volontari:
“Un grazie sincero a tutti i volontari che, con dedizione, professionalità e spirito di servizio, rappresentano un presidio fondamentale per la sicurezza e la solidarietà del nostro territorio. – ha detto il sindaco – Grazie alle autorità, alle associazioni e a tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita dell’evento. Romano di Lombardia dice grazie alla Protezione Civile”.
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