Romania-Italia, tre estradati per tentato omicidio, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione
La collaborazione tra le forze dell'Ordine italiane e rumene hanno permesso di arrestare tre malviventi
Ieri, 4 icembre, grazie a complesse indagini svolte dagli uomini della Sezione Operativa del Comando dei carabinieri di Treviglio, sono stati estradati dalla Romania tre cittadini rumeni, il M.B., 30enne, R.G. 26enne e C.L. 30enne, facenti parte del sodalizio dedito allo sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione sulla Sp 573, del territorio del comune di Palosco, su cui i militari avevano fatto luce a seguito del tentato omicidio compiuto con l’investimento con un auto di un cittadino ivoriano, per punirlo per aver importunato alcune delle prostitute gestite dal gruppo di rumeni.
Le indagini
Da quell’episodio, risalente al 2 settembre 2019 lungo la strada provinciale, erano iniziate le indagini dei carabinieri che avevano da subito fatto emergere soprusi, minacce e violenze gravi, consistenti in aggressioni fisiche fatte dagli sfruttatori ai danni delle ragazze che venivano percosse, per i bassi guadagni o perché tentavano di ribellarsi.
Nei mesi successivi, sono stati individuati diversi membri del sodalizio criminale grazie ai riscontri acquisiti attraverso intercettazioni telefoniche ed ambientali, nonché svolgendo servizi tradizionali di osservazione e pedinamento, facendo emergere indizi sufficienti per formulare le accuse verso i componenti del gruppo dedito al reclutamento di ragazze provenienti da Paesi dell’Est Europa - in particolare Romania ed Ucraina- costrette a guadagnare ogni notte almeno 300 euro, in parte destinati al cittadino albanese, già arrestato in Italia assieme altri due rumeni nel settembre scorso,
per “l’affitto della piazzola”, altri allo sfruttatore-protettore e i restanti al reclutatore delle ragazze nei Paesi d’origine, che ne favoriva il trasferimento in Italia procurando loro un alloggio.
Collaborazione con la Polizia rumena
Importante è stata la collaborazione fornita dall’Ispettorato Generale della Polizia rumena, lo scorso 11 settembre, poiché, scattata l’operazione di cattura in Italia, contestualmente con i propri agenti ha eseguito i mandati di cattura anche a carico delle tre persone estradate ieri, dopo che gli stessi avevano lasciato la provincia bergamasca. Dopo l’esecuzione delle sei ordinanze di custodia cautelare in carcere, tre in Italia e tre in Romania, emesse dal Gip del Tribunale di Bergamo (Massimo Magliacane) su richiesta della Procura della Repubblica di Bergamo, i 3 già ristretti nelle carceri rumene in attesa di estradizione in Italia, sono stati consegnati alle Autorità italiane e trasferiti dall’aeroporto di Malpensa per presso le Case Circondariali di Monza, Busto Arsizio e Bergamo dove resteranno in
attesa di giudizio.