Ritrovo in palestra violando il coprifuoco, individuati dalla fototrappola
Il gruppetto di minorenni rischia una sanzione amministrativa per aver violato le norme del Dpcm.
Come luogo di ritrovo avevano scelto la palestra comunale e, violando il coprifuoco (alle 22), vi trascorrevano qualche ora in compagnia. A individuare, dopo qualche settimana di indagini, chi fossero i "visitatori" serali della palestra ci ha pensato la fototrappola della Polizia locale di Calvenzano. I ragazzi ora rischiano una sanzione.
Coprifuoco violato, il ritrovo era la palestra
Rischiano una sanzione amministrativa per aver violato il coprifuoco alle 22 imposto dalla normativa anti Covi-19. Un gruppetto di minorenni del paese avevano scelto la palestra comunale nel parco del Volontariato come punto di ritrovo serale. Scattato il coprifuoco, però, invece di far ritorno a casa entravano nell’impianto sportivo approfittando della serratura di una porta probabilmente non proprio chiusa ermeticamente.
"All’interno della palestra non ci sono stati danneggiamenti o vandalismi - ha spiegato il sindaco Fabio Ferla - ma abbiamo trovato tracce, per terra, che qualcuno ci fosse entrato. Gli episodi si sono ripetuti e così abbiamo incaricato la Polizia locale di indagare".
Entra in azione la fototrappola
Gli agenti hanno installato nei pressi della palestra una delle fototrappole che hanno in dotazione e che vengono utilizzate, a Calvenzano come ad Arzago e Casirate, anche per "pizzicare" chi abbandona i rifiuti domestici nei cestini piuttosto che nelle aree verdi pubbliche. Durante una serata, passate le 22, gli agenti hanno anche organizzato un pattugliamento mirato per cogliere in flagrante il gruppetto, senza però riuscirci. A individuare e filmare chi entrava in palestra, però, ci ha pensato l’occhio elettronico della telecamera ad alta definizione. I minorenni sono stati individuati e identificati e, in questi giorni, la Locale li sta convocando nei suoi uffici per chiedere conto di ciò che hanno fatto. "Non ci sono stati danneggiamenti all’edificio pubblico - ha precisato anche l’agente Marco Ghislandi, che coordina il servizio di Polizia locale in convenzione sui tre paesi - ma ciascuno rischia una sanzione amministrativa per aver violato le norme sul coprifuoco contenute nel Dpcm".