Riti satanici al parco? Scatta l'allarme, ma era solo il gioco del Grest
Il falso allarme dei residenti a seguito di un gioco a tema giallo e degli schiamazzi di altri gruppi di giovani nel parco

Riti satanici al parco di via Pagazzano? Macché, era solo la il gioco serale del Grest di Brignano. Il falso allarme dei residenti a seguito di un gioco a tema giallo e degli schiamazzi di altri gruppi di giovani nel parco.
Il timore di riti satanici al parco
E’ stata una vicenda travagliata, quella avvenuta la sera di giovedì 22 giugno all’interno del parco di via Pagazzano, dove alcuni condomini hanno segnalato – sia alla stampa che in via informale al sindaco Beatrice Bolandrini – schiamazzi e disturbi ad ora tarda nel parco, con il sospetto, addirittura, che vi si stessero consumando riti satanici.
"Nel parco sono state portate madonnine, crocifissi, immagini insanguinate. I ragazzi presenti bestemmiavano e qualcuno di noi che si è lamentato è stato anche insultato" la testimonianza di una residente che ha contattato la nostra testata.
Allertato, il sindaco Bolandrini si è subito adoperato promettendo la consultazione delle telecamere di videosorveglianza, salvo poi scoprire che… Di riti satanici non c’era traccia.
Il sindaco riprende i residenti: "Serve prudenza"
"Sembrava fosse successo chissà che, poi le stesse persone che avevano segnalato riti satanici al parco hanno ritrattato, essendosi rese conto essersi trattato del gioco serale del Grest" ha spiegato la prima cittadina, che ha ricordato alla popolazione la necessità di segnalare nelle sedi e alle autorità competenti, dal momento che "scrivermi su Messenger o WhatsApp non costituisce una segnalazione ufficiale", e ha anche invitato a una maggiore prudenza e a dare alle cose il proprio peso.
Era solo il gioco del Grest
Interpellato sulla questione, infatti, don Enrico Ghisolfi ha chiarito come quello svoltosi giovedì scorso al parco altro non fosse che un gioco a tema indagine, un giallo da ricostruire per i ragazzini del Grest.
"Non sono stati portati al parco né crocifissi né madonnine insanguinate – ha tenuto a precisare il sacerdote – Sul posto, fondamentalmente, c’erano le bici dei ragazzi e delle canne di bambù. In ogni caso il tutto si è svolto dalle 21, e alle 22.30 eravamo già tutti di nuovo in oratorio, quindi anche le segnalazioni che riportano di schiamazzi e disturbi fino ad ora tarda riguardano con ogni probabilità un gruppo di ragazzi che era nel parco, ma che non c’entra con il Grest".
Don Enrico: "Tutto chiarito, i residenti hanno compreso"
In ogni caso, appreso dell’accaduto, don Enrico si è premurato di verificare la situazione interloquendo con i condomini.
"Semplicemente a terra c’era qualche segno e qualche indizio per il gioco che abbiamo fatto, ma nulla più. A generare caos son stati presumibilmente gli schiamazzi, uniti all’abbaiare del cane di uno dei residenti – ha spiegato don Enrico – Durante e dopo la nostra attività è poi subentrato un altro gruppo di giovani che era già nel parco, ma dal nostro punto di vista non c’è stato alcun contrasto, nessuno strascico della vicenda né alcuna segnalazione: ci siamo premurati di chiarire subito la situazione con le famiglie, che hanno compreso".
Null’altro che un piccolo disguido lungo il percorso, dunque, per il Grest, che ieri sera, venerdì, ha visto svolgersi la sua serata finale.