Caravaggio

Rissa in via Moroni: "Sono stato colpito per primo, sono vittima di razzismo"

La scorsa settimana il vicino di casa aveva raccontato di essere stato aggredito con un manico di scopa.

Rissa in via Moroni: "Sono stato colpito per primo, sono vittima di razzismo"
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"Sono stato colpito per primo, da tempo sono vittima di insulti razzisti da parte dei vicini con i quali è scoppiata la lite". Sono le parole pronunciate da Vasile Sorin Matus, 40enne romeno, coinvolto nella zuffa denunciata pubblicamente da Ferruccio Monzio Compagnoni la scorsa settimana sulle colonne del nostro giornale.

Rissa tra vicini di casa a Caravaggio

Una brutta storia di rancori profondi fra vicini di casa in via Moroni 29 a Caravaggio, che due sabati fa è finita addirittura a colpi di manico di scopa. Tanto che il 56enne italiano ha rimediato un trauma cranico e facciale e ha presentato denuncia ai carabinieri. L’italiano aveva raccontato che a scatenare tutto era stata una festa rumorosa del romeno che vive nell’appartamento sopra il suo e che, a mezzanotte, lo aveva spinto a una prima lamentela sulle scale.

Vasile Sorin Matus

All’1 il 56enne con un altro vicino esasperato dal chiasso si era poi presentato alla porta del romeno, che era uscito ubriaco e armato di manico di scopa, insieme all’amico ospite. Subito erano volate parole grosse e poi botte da orbi che hanno coinvolto anche i familiari dell’italiano. Ora però Matus, che si trova in patria per le vacanze, vuole dare la sua versione dei fatti.

Un compleanno finito male

"Quella sera stavamo festeggiando il compleanno di mia moglie - ha affermato al telefono - a mezzanotte abbiamo intonato le canzoni che si cantano per fare gli auguri. Con noi c’erano nostro figlio di quattro anni e degli amici con un bimbo della stessa età: giocavano insieme e saltavano. Non è l’abitudine, era una festa. A un certo punto il vicino ha suonato al videocitofono e si è messo a gridare di aprire dandomi del romeno di m.... Urlava che mi avrebbe fatto vedere lui. Non era la prima volta che mi apostrofava con insulti di stampo razzista. Io gli ho risposto che se aveva dei problemi poteva far intervenire i carabinieri, lui allora ha chiamato l’altro vicino che vive sopra di me e ha preso un bastone prima di venire davanti alla mia porta: appena ho aperto è lui che mi ha picchiato sulle gambe colpendomi un ginocchio e poi in testa. Io mi sono riparato con le mani ma mi ha graffiato il volto".

"Mi sono difeso"

Il 40enne sostiene di aver agito solo per autodifesa.

"Gli ho strappato il bastone dalle mani e mi sono difeso - ha continuato - ci siamo spinti sulle scale e, giunti al suo appartamento, sua moglie ha preso un ombrello e lo ha usato per colpirmi sulla testa mentre il figlio ha fatto lo stesso con il portaombrelli. Per quello l’ho spinto contro il muro. Sempre la moglie ha insultato la mia, ancora con improperi a sfondo razziale. Del resto avevano protestato anche quando il primo dicembre abbiamo esposto la bandiera del nostro Paese perché era festa nazionale. Tempo fa avevano lasciato perfino un cartello con delle lamentele perché mio figlio la mattina correva in casa sua e disturbava la lezione in Dad del suo...".

La serata di follia si era conclusa con l’arrivo dell’ambulanza, che ha trasportato Monzio Compagnoni all’ospedale, e dei carabinieri della Radiomobile di Treviglio.

"Prima camminava e poi era come morto, come gli dicevano di fare i familiari" ha accusato il romeno. Ma allora i 30 giorni di prognosi per le rottura dello zigomo e altre microfratture come si spiegano?

"Spingendoci lui ha battuto contro la ringhiera - ha affermato Matus - anch’io sono andato in Pronto soccorso. La gamba mi fa molto male e nel viaggio verso la Romania ha dovuto guidare mia moglie. Non sono scappato, semplicemente avevo già organizzato le mie vacanze di Natale".

"Insulti razzisti, ora denuncio"

Nessuna aggressione neanche da parte dell’amico che era con lui, ha insistito il 40enne: "Non ha alzato le mani contro nessuno, io non ero ubriaco e nemmeno ho inveito contro i carabinieri - ha concluso - Quanto agli episodi di mancato rispetto delle regole condominiali che Monzio Compagnoni ha citato, io non ho fatto alcun danno e anzi lui mi ha gettato degli escrementi in garage e lascia il motorino davanti alla basculante anche se non si può. Al rientro in Italia sporgerò anch’io denuncia ma anche per le ingiurie razziste che subiamo da tempo. Siamo in Italia da 15 anni ed ho problemi solo ora".

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