Riqualificate le case comunali, ma ora si punta all'efficienza energetica
I lavori, iniziati a novembre, sono terminati lo scorso 27 febbraio
Ultimati i lavori alle coperture delle case comunali: realizzati con fondi propri di bilancio, è costato all’Amministrazione Bolandrini circa 175mila euro. Che vi fosse necessità di un intervento urgente sulle coperture delle abitazioni comunali di via Visconti, affacciate su piazza Marconi, era noto da tempo, da quando nell’estate 2021 il sindaco Beatrice Bolandrini aveva anticipato che l’anno scorso sarebbero stati effettuati i lavori utilizzando i fondi non più spesi per il centro polivalente.
Riqualificate le case comunali
Il progetto iniziale, al netto dell’aumento dei costi dello scorso anno, ha trovato realizzazione a partire dal novembre scorso per un costo complessivo di 175mila euro, e i lavori, eseguiti dalla ditta Poletti Belloli, si sono conclusi lo scorso 27 febbraio.
"Certamente ne siamo soddisfatti, perché siamo consapevoli di quanto mettere mano sull’immobile fosse necessario – ha dichiarato in merito il sindaco – Non è una spesa, ma un investimento, perché si parla di cittadini brignanesi. Sappiamo anche che purtroppo la manutenzione straordinaria dell’immobile non finisce qui, perché al fine di una riqualificazione energetica occorrerà sostituire, nel prossimo futuro, anche tutti i serramenti degli appartamenti in questione, che comprendono 110 pezzi finestre e 9 porte-finestra per un totale di circa 240mq. Abbiamo già fatto stimare i costi di tale intervento, che ahinoi si aggirano attorno ai 200mila euro più Iva. La sfida sarà trovare i fondi, perché non è una cifra facilmente reperibile nelle pieghe del nostro bilancio comunale".
A caccia di bandi per un nuovo intervento
Bolandrini assicura però come in ogni caso si agirà secondo priorità, senza escludere la possibilità di un intervento graduale, per lotti di lavori, nei prossimi anni.
"Per ora posso garantire che l’attenzione da parte dell’Amministrazione comunale c’è, e credo che l’abbiamo dimostrato con quest’ultimo investimento. Ora pianificheremo i prossimi andando per gradi e, magari, partecipando ad appositi bandi".
La manutenzione dell’immobile, inoltre, dovrà ancora una volta fare i conti con la necessità dell’ente di un "via libera" da parte della Soprintendenza, dal momento che lo stabile in questione ha oltre settant’anni.