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Rinasce la Madonna della Basella, grazie al restauro della santella

E’ stata restaurata la santella in via Spirano, realizzata nel 1921

Rinasce la Madonna della Basella, grazie al restauro della santella
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Torna al suo antico splendore la tela presente nella cappella di via Spirano, dopo il recente restauro realizzato.

La santella raffigurante la Madonna della Basella situata in via Spirano a Urgnano, così come altre poste sul territorio del paese, vedono la propria origine in occasione dell'incoronazione della Madonna della Basella del 1921.

Il commento di Gavazzi

"La stessa santella fa parte di un gruppo di almeno cinque immagini collocate sia in piccole strutture come questa o su alcuni muri di edifici del borgo ( cinque come i misteri del rosario) – ha spiegato Alessandro Gavazzi, presidente di PromoUrgnano –  La tradizione vuole che le stesse venissero dislocate in punti di grande passaggio del paese e vicino alle strade importanti del borgo o a luoghi di passaggio obbligati per entrare in paese. Queste vennero costruite e volute dalla popolazione per ricordare la miracolosa apparizione alla Basella del 1356".

Il simulacro dell'apparizione

Le santelle raffigurano nei loro dipinti il simulacro dell'apparizione scolpito nel 1875 dallo scultore Carrara e commissionato dall'allora parroco don Calvi. "Le memorie storiche ci raccontanno che queste erano anche mete di pellegrinaggio da parte dei residenti (sopratutto durante il mese di maggio) che spesso la sera si recavano singolarmente a deporre fiori e accendere ceri recitando il rosario – ha aggiunto Gavazzi – Ad Urgnano ci sono state diverse famiglie che si sono interessate e sono rimaste coinvolte nella custodia di questa struttura cui oggi ricollochiamo un dipinto della signora Rina Severi, appena restaurato dal pittore Raffaello Terzi. Vogliamo inoltre ricordare e ringraziare le famiglie che negli anni si sono inpegnate alla salvaguardia di questa struttura: la famiglia Carlessi prima, ed ora la famiglia Innocenti proprietaria della santella, alle famiglie che l'anno custodita nel tempo Gavazzi, Patelli, Salvetti, Passera".

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