Lutto cittadino

Riccardo e Nora "Sempre con noi", un intero paese si ferma per salutare i suoi ragazzi

Gli striscioni degli amici a ricordare caratteri, aspirazioni e passioni dei due 19enni scomparsi in un terribile incidente

Riccardo e Nora "Sempre con noi", un intero paese si ferma per salutare i suoi ragazzi
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Smarrimento, incredulità e un silenzio che fa male al cuore. Cavernago si è fermato, oggi pomeriggio, 24 marzo 2025, per l'ultimo saluto ai suoi ragazzi: Riccardo Gualandris e Nora Jawad, entrambi 19enni, vittime sabato all'alba di un tragico incidente. 

L'ultimo saluto a Guala: "Amico raro"

Una folla immensa, impossibile da accogliere nella chiesa parrocchiale del paese dove, alle 14.30, don Enrico Mangili ha celebrato i funerali di Riccardo, studente all'ultimo anno del Majorana di Seriate.

Riccardo Gualandris

"Pacato, come un'onda che sfiora la riva, riflessivo come il cielo prima del tramonto - hanno scritto di lui gli amici affidando il loro ricordo a uno striscione - Sapevi ascoltare, capire, restare, un amico raro, una maestro silenzioso. Con i bambini eri dolcezza e gioco, con noi eri rifugio e saggezza. Ci hai insegnato che la calma è forza, che il cuore buono è il vero valore. Nerazzurro nell'anima, profondo nel pensiero, oggi il tuo ricordo è guida e presenza, sei in noi, sempre! Buon viaggio Guala".

Il parroco: "Oggi la Resurrezione non ci basta"

La cerimonia trasmessa in filodiffusione nel piazzale antistante la chiesa ha toccato l'animo di tutti i presenti. Un inno quasi rassegnato alla speranza, sempre più fragile, di riuscire a superare un dolore incomprensibile.

"Aiutaci a capire in che modo tu ci sei e ci sarai sempre per noi, anche dentro alle cose più assurde, a quelle che ci fanno più male a quelle per noi incomprensibili perché non sono facili da accettare - ha recitato il parroco durante l'omelia - Ci parli di Resurrezione perché è la nostra più grande speranza, ma in questo momento la Resurrezione non basta: è troppo lontana rispetto al dolore e allo sgomento di adesso a quello che stiamo vivendo e provando ora".

Un dolore che ha colpito l'intera comunità dove Riccardo e Nora sono cresciuti portando il loro contributo in oratorio, a scuola, nello sport.

"Siamo soli e attoniti davanti a realtà più grandi di noi che non sappiamo gestire senza andare in pezzi - ha proseguito - Tu ci devi dare qualcosa di più, devi renderti presente in modo più forte e concreto così che noi possiamo sentirti, sentire che sei più forte della morte, che la nostra vita non finisce ancora prima di cominciare, che c'è ancora la possibilità di una vita da vivere dopo una perdita così grande. Noi ci proviamo a credere, ma tu tante volte ce lo rendi difficile, noi proviamo a superare le fatiche andando avanti e stringendo i denti, ma siamo e saremo sempre in affanno se la vita non la smette di colpirci duramente".

"Riponiamo fiducia in te, ma non deluderci"

"Noi ci proviamo a sperare, ma la speranza è così fragile e svanisce facilmente. Noi non siamo così forti come Gesù, sei tu che devi donarci quello che ci serve adesso per riuscire a vivere il tempo che ci sta davanti e non puoi metterci troppo tempo: noi riponiamo in te la nostra fiducia, ma ti preghiamo di non deluderci".

Al termine della cerimonia funebre le due famiglie hanno affidato al parroco il loro grazie alla comunità, che si è stretta a loro in questi giorni.

Cavernago funerale Riccardo Gualandris
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Cavernago funerale Riccardo Gualandris
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L'addio alla dolce Nora

A salutare Riccardo e Nora anche gli striscioni realizzati dagli amici.

"Coloro che amiamo e che abbiamo perduto - vi si legge - non sono più dove erano, ma sono ovunque noi siamo. Per sempre con noi".

"Il tuo ricordo sarà per sempre vivo nei nostri cuori. Lassù sarai la nostra stella più luminosa. Per sempre la tua 5B Tilo". Tutt'intorno le firme dei compagni.

Il corteo ha poi raggiunto il cimitero cittadino dove, alle 15.30, si è tenuto l'ultimo saluto a Riccardo e a Nora.

Nora Jawad, 19 anni

"Sei stata luce, colore, forza, una fiamma che ha brillato senza paura - hanno scritto di Nora gli amici - Con il tuo sguardo fiero e il cuore aperto, hai donato saggezza e coraggio sincero. Indipendente come il vento che sceglie la sua strada, leale come il sole che non tradisce il giorno. Ci hai compresi senza parole e ci hai amati senza condizioni. Ora sei la luce che non si spegne, un raggio che continua a scaldarci dentro. Sei stata, sei e sarai sempre il nostro sole. Buon viaggio Nora".

Le bare dei due amici, una accanto all'altra, mentre l'Imam accompagna Nora - mamma italiana e papà marocchino - per il suo ultimo viaggio con la preghiera islamica.

"Pensarvi ora è difficile, ci manca il respiro"

Ricordi che si rincorrono, sogni di giovani vite spezzate troppo presto. A ricordare quello che erano Riccardo e Nora sono stati i loro amici quelli con cui erano cresciuti fin dall'asilo.

"Ci eravamo detti che volevamo invecchiare insieme. E' sempre stata la nostra paura più grande quella di crescere e di perderci. Magari per scelte che ci avrebbero allontanati, forse per strade diverse nello studio e nel lavoro. Ma non immaginavamo sicuramente che ci saremmo separati in questo modo. Dall'asilo siamo stati sempre insieme, crescendo abbiamo conosciuto altre persone, compagni di classe, di squadra, ma noi siamo sempre stati uniti, mai divisi, sempre insieme.

Tu Nora, dicevi che non aveva senso discutere, mantenevi l'equilibrio del nostro gruppo. E tu Ricca, pensiamo di non averti mai visto arrabbiato o deluso da noi, sempre pronto a far tornare la serenità del gruppo. Sempre pronti a regalarci un sorriso.

Tu Nora eri la ragazza più solare che conoscevamo, dicevi tutto quello9 che ti passava per la testa, eri sbadata ma a modo tuo e a noi piaceva. Tu Guala, timido, in grado di renderti unico, aspettavamo con ansia la tua maturità. Non vedevamo l'ora di festeggiare con te, stavi anche migliorando a calcio, rimarrai per sempre il nostro bomber. Pensarvi ora è difficile, manca il respiro, ma siamo sicuri che col passare del tempo riusciremo a ricordarvi col sorriso, come ci avete insegnato voi".

Il massaggio di padre Santino Epis

Non era presente fisicamente, ma padre Santino Epis, originario di Malpaga, ha voluto esserci almeno con un messaggio, letto dal parroco, in cui ha affidato al Signore anche gli altri due giovani coinvolti nel tragico sinistro, anche loro 19enni, la sorella gemella di Nora, Dalida, e Tommaso Beretta.

"Signore, con il cuore gonfio di emozioni desideriamo ora che tu faccia luce - ha letto - alle due famiglie della nostra comunità duramente provate dalla morte tragica di Nora e Riccardo. Ti preghiamo Signore, dona loro il conforto di una tua carezza di padre buono e grande nell'amore, che mai ci abbandona, anche nelle circostanze della vita dure da accettare perché difficili da capire. Assistili in queste giornate di grande smarrimento e dolore, con la tua rassicurante presenza. Fa che la nostra comunità, che in questi momenti sa ritrovarsi nella solidarietà del lutto e della preghiera, possa trarre da questa tragedia la concreta volontà di condividere sempre, nella stima reciproca e nella fraterna amicizia gioie e dolori, fatiche e speranze di tutte le nostre famiglie. Signore ti preghiamo, fa che il buio dei tanti venerdì santi delle nostre storie personali, familiari, comunitarie, possa sempre essere cancellata dalla luce di quel mattino di Pasqua che ha ridato ai tuoi discepoli, smarriti e impauriti, nuova vita e nuovo coraggio. In questa nostra preghiera di affidiamo anche Dalida e Tommaso".

Il sindaco: "Grazie per tutto il conforto"

"In questi giorni di dolore la nostra comunità ha dimostrato ancora una volta il suo grande cuore - ha detto il sindaco Giuseppe Togni - Nella vicinanza alle famiglie colpite, nella preghiera condivisa, nel silenzio che ha unito tutti noi. C'è chi ha saputo tendere una mano, chi ha avuto una parola di conforto, chi ha semplicemente fatto sentire la propria presenza. Ci sono ferite che non si rimarginano, vuoti che nulla potrà colmare, ma se c'è un insegnamento che possiamo trarre da questa tragedia è che il dolore condiviso diventa almeno un po' più sopportabile. Ora quei due angeli, Nora e Riccardo, che avremmo voluto trattenere tra noi, veglieranno sulla nostra comunità. Il loro ricordo continuerà a vivere nei nostri cuori e nei gesti d'amore che sapremo compiere ogni giorno. Ringrazio anche a nome delle famiglie, tutti i cittadini e le associazioni del paese che hanno portato conforto".

E poi un ultimo sguardo al cielo, per accompagnare Riccardo e Nora, in un volo di palloncini nerazzurri.

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