Residenti stranieri in piazza contro il sindaco leghista

L'Unione inquilini di Bergamo sabato mattina è scesa in piazza a Covo per protestare contro l'introduzione di un regolamento per l'idoneità alloggiativa da parte dell'Amministrazione comunale guidata da Andrea Capelletti.

Residenti stranieri in piazza contro il sindaco leghista
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L'Unione inquilini di Bergamo sabato mattina è scesa in piazza a Covo per protestare contro l'introduzione di un regolamento per l'idoneità alloggiativa da parte dell'Amministrazione comunale guidata da Andrea Capelletti.

Il regolamento contestato

Su tutti sono due i punti contestati dall'Unione inquilini: la nuova tassa e la presentazione trimestrale degli attestati di certificazione degli impianti elettrici ed idraulici. Oneri gravosi che incidono in modo significativo sul reddito delle famiglie, considerando che in diverse casi la certificazione di idoneità alloggiativa deve essere presentata anche più di una volta all’anno, e che pertanto ostacolano l’esercizio di diritti fondamentali.

Covo

Anche a Covo infatti dal 2015 il costo del certificato di idoneità alloggiativa è stato portato da 50 euro (questo in media l’ammontare dei diritti di segreteria vigenti nei comuni) a ben 210 euro, un incremento del 420%, per ciascuna domanda, a cui bisogna aggiungere altre centinaia di euro per le attestazioni dell’idraulico o dell’elettricista, che secondo il regolamento vigente a Covo scadono ogni tre mesi.

L'Unione inquilini

«Le comunità degli immigrati di Covo chiedono al Sindaco e all’Amministrazione comunale di rivedere le delibere e i regolamenti comunali in materia prevedendo tariffe e modalità analoghe a quelle degli altri comuni -ha detto Maurizio Mazzucchetti, Unione Inquilini Bergamo – altrimenti la nostra azione di tutela dei cittadini verrà effettuata in tribunale. La casa è un diritto fondamentale e l'uguaglianza dei cittadini è sancita dalla Costituzione». Leggi di più su Romanoweek in edicola.

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