Reddito di cittadinanza: niente code ai caf, 446 richieste in provincia
Come in tutta Italia nemmeno in provincia di Bergamo ci sono stati i tanto temuti "assalti" ai centri di assistenza fiscale.
Le temute code e il paventato caos non ci sono stati: si è chiusa positivamente la prima giornata utile per presentare le domande di Reddito di Cittadinanza e quella che si temeva diventasse una data campale si è rivelata, più o meno, un giorno come tutti gli altri.
Reddito di cittadinanza, i numeri
Nei 38 Centri di Assistenza Fiscale (CAAF) della CGIL di Bergamo in totale oggi sono stati fissati 446 appuntamenti per l’elaborazione delle pratiche di questa nuova misura di sostegno al reddito: nel comune capoluogo sono stati 86, mentre i centri che spiccano tra gli altri per il maggior numero di richieste sono quelli di Ponte San Pietro (con 35) e Calusco (30). Se gli oltre 400 cittadini che si sono presentati avevano già provveduto a dotarsi dell’attestazione ISEE necessaria, sono state 332 le richieste di appuntamenti per le compilazioni di nuovi ISEE (naturalmente non è dato sapere quanti di questi siano stati richiesti per la domanda di Reddito di Cittadinanza).
Niente code ai Caf
“Non nascondiamo che, fino a ieri mattina, all’ora dell’apertura delle sedi, avevamo una certa preoccupazione su come gestire i flussi di persone che sarebbero arrivati, malgrado ci fossimo ben organizzati per affrontare anche un eventuale ‘assalto’ ai nostri sportelli” hanno commentato Gianni Peracchi, segretario generale della CGIL di Bergamo, e Adolfo Nesi, responsabile del CAAF CGIL provinciale. “Non c’è stato bisogno di attivare gli accorgimenti organizzativi di rinforzo che avevamo previsto, infatti, (come ci pare di capire sia accaduto un po’ in tutto il territorio italiano) non ci sono state code nemmeno da noi. Ora vediamo cosa accadrà nei prossimi giorni, confidando in un definitivo e certo quadro normativo che al momento, ancora, non c’è con un’incertezza controproducente per operatori e utenti”.