Cronaca

Realizza il desiderio di andare in pellegrinaggio al Santuario e muore

Un 58enne brianzolo malato terminale ha fatto visita alla basilica insieme agli amici e poche ore dopo è deceduto

Realizza il desiderio di andare in pellegrinaggio al Santuario e muore
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Nel suo cuore aveva un ultimo desiderio, quello di raggiungere in sella alla sua mountain bike il Santuario di Caravaggio insieme agli amici di una vita, quelli del "Gruppo Sportivo" del suo paese, Correzzana, in provincia di Monza Brianza. E domenica 15 giugno ci è riuscito ma è morto poco dopo... Massimo Colombo era malato da tempo.

La lotta contro la malattia per anni

Una storia con un epilogo incredibile quella che ha visto protagonista il 58enne sportivo molto conosciuto nel suo paese. Al termine del pellegrinaggio, dopo aver pranzato con i suoi compagni di pedalata in un locale, ha raggiunto la sua casa ed è "volato via", lasciando parenti e amici nell’incredulità, nessuno si aspettava una morte tanto repentina. Da anni lottava con tutte le sue forze contro un terribile male e gli stessi medici gli avevano lasciato poche speranze di guarigione. Nonostante questo ha vissuto i giorni della malattia lottando come un leone.
Una dote non comune che è stata omaggiata anche dagli amici che sull’epigrafe hanno voluto inserire un ricordo speciale: "Ci lascia con il sorriso di chi davvero ha vissuto divertendosi senza risparmiarsi, amando profondamente la vita, la famiglia e gli amici. Ora ci guarda da lassù con un brindisi e una risata".

Il desiderio di recarsi in bicicletta al Santuario con gli amici

Nelle ultime settimane aveva confidato al presidente del "Gruppo Sportivo" Gilberto Ba di avere un sogno, quello di "raggiungere il Santuario di Caravaggio in bicicletta insieme a noi" ha detto. E domenica Ba, insieme ad una ventina di compagni di pedalate con i quali Colombo aveva condiviso la passione per le due ruote fin dalla giovinezza, gli hanno fatto un regalo, riuscendo ad esaudire il suo ultimo desiderio.

"Massimo diceva sempre che il giorno più bello della sua vita è stato quando, durante la fanciullezza, suo papà e suo zio gli regalarono una bicicletta - ha spiegato il presidente - Un amore, quello per la bici, che gli è rimasto dentro per sempre... Domenica siamo partiti in bici da Correzzana mentre Massimo ha iniziato la sua pedalata a Trezzo. Abbiamo raggiunto Caravaggio ed era davvero contento perché era riuscito a percorrere con noi quasi 30 km. Sapevamo delle sue condizioni critiche di salute ma nessuno di noi si sarebbe aspettato un epilogo così veloce e drammatico".

La morte poche ore dopo la visita

I ciclisti, una volta ritornati in paese, si sono fermati al "Vista Cafè" per mangiare insieme un boccone.

"Alle 15 ci siamo salutati tutti quanti e c’eravamo ripromessi di vederci prima possibile - ha continuato Ba - E invece il destino ci ha messo lo zampino. Massimo è spirato nel pomeriggio, due ore dopo che si era congedato dagli amici con un brindisi che, alla luce di quello che è successo, ora ha il sapore di un addio. Siamo sconvolti e scioccati per quello che è successo, ancora fatichiamo a credere che Massimo non ci sia più e che se ne sia andato via così...".

Una vita dedicata al lavoro in una lavanderia industriale e alla passione per lo sport: oltre alla bicicletta, amava il surf e il rally tanto che aveva creato anche una sua squadra amatoriale attiva per alcuni anni.
Le esequie sono state celebrate martedì 17 giugno nella chiesa parrocchiale del paese dedicata di San Desiderio.