Treviglio

Raid dei complottisti all’Istituto Archimede di Treviglio: lo sdegno della dirigente

Sui muri della scuola superiore sono comparse scritte contro le politiche per contrastare il cambiamento climatico

Raid dei complottisti all’Istituto Archimede di Treviglio: lo sdegno della dirigente
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Blitz dei vandali contro l’Istituto Archimede. Nella notte tra domenica 3 e lunedì 4 novembre 2024, ignoti hanno imbrattato i muri esterni della scuola superiore di via Caravaggio con scritte di matrice "complottista".

Archimede nel mirino

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Le frasi, realizzate in rosso con bombolette spray, erano chiaramente negazioniste riguardo la pandemia da Covid-19, ma anche contro la teoria dei cambiamenti climatici. Tra gli slogan lasciati dai teppisti ce ne è infatti una che contesta le politiche "green" intraprese dall’Europa per cercare di invertire la rotta. "Sostenibilità è l’inciucio per toglierci la libertà" recita infatti una delle scritte comparse su uno dei muri dell’istituto. Altre se la prendono invece con l’Agenda 2030, il programma d'azione globale, finalizzato a sradicare la povertà, proteggere il pianeta e garantire la prosperità e la pace, adottato all'unanimità dai 193 Paesi membri delle Nazioni Unite nel settembre del 2015.

"Le scritte comparse sui muri della scuola lasciano sgomenti - ha commentato la dirigente dell’Archimede, Maria Chiara Pardi - Questa azione ha danneggiato pareti appena ristrutturate e dipinte come parte dei lavori di adeguamento antisismico realizzati dalla provincia di Bergamo, che è l'ente proprietario dell'edificio, con una modalità prepotente, distruttiva e arrogante, chiusa a ogni dialogo, apparentemente al fine di contestare gli obiettivi ambientali e di sostenibilità dell'agenda 2030".

Episodio denunciato ai carabinieri

A sconcertare la dirigente dell'Archimede è stata soprattutto la determinazione nell'individuare quali nemici la scienza e la scuola, etichettata come istituzione che "rende schiavi".

 

"La scuola è invece il luogo dove siamo quotidianamente e civilmente impegnati nella costruzione di competenze, spirito critico, metodo scientifico e argomentativo - ha sottolineato Pardi - Siamo sgomenti ma non scoraggiati. Speriamo che la Provincia trovi le risorse per riparare il danno e cogliamo la sfida educativa di affrontare con gli studenti gli slogan sbattuti sui nostri muri nei modi propri della convivenza civile e della paziente costruzione della verità attraverso lo studio, l'approfondimento e il dialogo".

L’episodio è stato denunciato ai carabinieri di Treviglio, che hanno aperto un’indagine per cercare di identificare i responsabili.

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