Ragazzi pestati e rapinati dai bodyguard della discoteca bergamasca: sei arresti
Le indagini partite da due incendi dolosi: diedero fuoco ad un locale notturno concorrente
Incendio, danneggiamento, rapina, estorsione, sequestro di persona, minacce e possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi. Una lista di reati decisamente pesanti quella di cui dovranno rispondere sei soggetti arrestati all’alba di domenica 30 aprile dai carabinieri di Bergamo, su ordine della Procura.
Diede fuoco alla discoteca concorrente
Si tratta del blitz finale di una lunga e articolata indagine cominciata dopo due diversi incendi dolosi, il primo dei quali avvenuto circa quattro anni fa ai danni di un locale notturno dell'hinterland di Bergamo. Il presunto responsabile è il titolare di un altro locale notturno della zona: aiutato da altri soggetti albanesi e brasiliani avrebbe dato fuoco al locale “concorrente”, così da sbaragliare la concorrenza e garantirsi maggior pubblico.
I bodyguard minacciavano e pestavano i clienti della loro stessa discoteca
Non solo: gli inquirenti hanno accertato anche numerosi atti di violenza nei confronti dei clienti della discoteca del pakistano, da parte degli addetti alla sicurezza. Vere e propri pestaggi, ai quali diversi ragazzi hanno reagito filmando i buttafuori violenti e minacciando azioni legali nei confronti della stessa discoteca. Atteggiamenti cui gli stessi buttafuori reagivano con ulteriore violenza: rapinavano i clienti che protestavano dei telefoni cellulari, li obbligavano a cancellare le foto o i video delle violenze e, nel caso più grave, hanno persino dato fuoco all’auto di uno di questi.
Una tentata rapina e una rapina aggravata nel 2019
Non sapevano, i sei, che i carabinieri li stavano tenendo sott’occhio. E che gli inquirenti sono risaliti nelle indagini anche a diversi anni prima dei fatti. A loro carico, i carabinieri hanno anche ascritto una rapina in villa, e un’altra rapina aggravata commessa nel 2019 ai danni di un esercizio pubblico.
Alla fine, nel registro degli indagati sono finiti in sei, a vario titolo coinvolti nel "giro" legato alla discoteca e al suo titolare. Un gruppo piuttosto variegato, composto da ventenni e quarantenni residenti tra le province di Bergamo, Milano e Lecco.
Le perquisizioni: documenti per fuggire indisturbati dal Paese
Agli arresti sono seguite anche diverse perquisizioni, tra Bergamo, Milano e Lecco nel corso delle quali sono stati ritrovati uno scooter, verosimilmente quello utilizzato per dare alle fiamme il locale “avversario”, nonché tirapugni, spray urticante, pistole a salve private del tappo rosso, passamontagna e ricetrasmittenti. Avevano anche documenti falsi validi per l’espatrio, con i quali il principale indagato avrebbe potuto circolare indisturbato nei paesi dell’Unione Europea.
Il Tribunale di Bergamo ha quindi disposto il carcere per 2 degli indagati, gli arresti domiciliari per 1 e l’obbligo di dimora per altri 3.