"Ragazzi on the road" per imparare sul campo
Proposto dalla provincia di Bergamo, vedrà coinvolti 31 ragazzi fra i 17 e i 20 anni, per favorire la crescita del senso civico dei giovani su strada.
È partito lunedì 13 e terminerà domenica 19 giugno il progetto “On The Road” proposto dalla provincia di Bergamo che vedrà coinvolti 31 ragazzi fra i 17 e i 20 anni, volto a favorire la crescita del senso civico dei giovani su strada. Il progetto nato nel 2007 in Val Seriana dal
giornalista Alessandro Invernici e dall’agente di Polizia locale Giuseppe Fuschino e promossa dall'omonima associazione di Bergamo, presieduta da Egidio Provenzi, è giunto alla sua quindicesima edizione, anche se negli ultimi due anni l’attività è stata limitata a causa della pandemia.
Ragazzi on the road
Durante la settimana “On the Road” i ragazzi coinvolti affiancheranno in situazioni reali gli agenti di Polizia locale di diversi comandi della provincia di Bergamo. I ragazzi avranno l’opportunità di vivere una giornata all’interno della SOREU Alpina di Bergamo, di salire sui mezzi di soccorso ed assistere alle situazioni di emergenza che vedranno impegnate sul campo Polizia locale e Croce rossa. Numerosi comuni della provincia hanno aderito al progetto tra i quali: Arcene, Brignano, Lurano, Osio, Dalmine, Spirano e Verdello solo per citarne alcuni.
Al varo istituzionale, in Provincia, sono intervenuti Giorgia Gandossi, consigliera provinciale delegata alle Politiche Giovanili, Flavio Lucio Rossio, Comandante della Polizia Provinciale, Egidio Provenzi e Alessandro Invernici rispettivamente presidente e vicepresidente dell’Associazione Socio-Educativa Ragazzi On The Road. Presenti anche i giovani coinvolti con i rispettivi sindaci dei paesi partecipanti all’iniziativa.
Imparare facendo
"È importante che le istituzioni si mettano a disposizione dei giovani" ha detto la consigliera provinciale Gandossi, invitando anche i giovani partecipanti a parlarne con i loro amici.
"Dobbiamo costruire una comunità di persone responsabili che credono nella sicurezza così da non mettere a rischio la loro vita e quella degli altri" ha aggiunto il Comandante Lucio Rossio esortando le altre istituzioni a promuovere più esperienze sul campo, anziché caricare i giovani con corsi su corsi teorici su quanto sia importante la sicurezza in strada e ha concluso: "non c’è nulla di più efficace che imparare una cosa facendola".