Racket della prostituzione, otto arresti a Zingonia
Reclutavano ragazze nel paese di origine e poi le costringevano a prostituirsi. Incassavano una quota settimanale per ogni piazzola
Otto persone, tutte tra i 33 e i 65 anni, sono state arrestate all’alba di oggi, mercoledì 13 marzo, nell’ambito di una corposa operazione dei carabinieri della compagnia di Treviglio per smantellare un’associazione dedita allo sfruttamento della prostituzione a Zingonia.
Prostituzione a Zingonia: otto arresti, cinque in carcere
Le indagini della Procura della Repubblica hanno portato in carcere cinque degli indagati, mentre tre sono sottoposti a misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Un’organizzazione varia anche per composizione: vi lavoravano cittadini di nazionalità italiana, albanese, rumena, moldava e brasiliana. Dovranno rispondere, a vario titolo, di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, estorsione, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Un ulteriore indagato è stato inoltre denunciato in stato di libertà per gli stessi reati.
Il traffico di esseri umani verso Zingonia
L’operazione scaturisce da un’indagine condotta, nel periodo novembre 2022 – settembre 2023, dalla tenenza dei carabinieri di Zingonia, a seguito di una denuncia presentata da una giovane costretta a prostituirsi sotto minacce e violenze.
Il racket e la droga
L’associazione finita nel mirino dei carabinieri, era emerso, reclutava nel paese di origine donne poi costrette a prostituirsi in zona. Specialmente tra Boltiere, Osio Sopra, Osio Sotto, Dalmine, Lallio e Bergamo. Al racket finiva anche una quota settimanale per la piazzola occupata. Le donne venivano anche obbligate a proporre o a vendere ai propri clienti sostanza stupefacente, i cui proventi erano destinati ai protettori.
Inoltre nel corso dell’indagine sono stati sequestrati complessivamente 44mila euro in contanti, ritenuti proventi delle attività illecite dell’associazione.