Crema

Punto accoglienza al Pronto soccorso grazie al cuore grande dei volontari

L'obiettivo è fornire assistenza, informazioni e orientamento a chi accede alla struttura sanitaria nei delicati momenti dell'emergenza

Punto accoglienza al Pronto soccorso grazie al cuore grande dei volontari
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Si chiama "Come posso aiutarti? Volontari in Pronto soccorso" il servizio che ha preso il via oggi, 14 giugno, all'ospedale Maggiore di Crema. Si tratta di un punto di accoglienza per ascoltare e fornire informazioni a chi accede alla struttura sanitaria. Lo stesso servizio è stato presentato anche dall'Asst Bergamo Ovest per i Pronto soccorso di Treviglio e Romano di Lombardia.

Punto accoglienza al Pronto soccorso

Elaborato dalla direzione sanitaria di Asst Crema, ha preso avvio questa mattina e vede in campo persone di tutte le età che hanno scelto volontariamente di mettersi a disposizione della comunità per offrire un supporto relazionale durante le attese in Pronto soccorso. Si occuperanno di fornire ai pazienti e ai loro familiari ascolto attivo, oltre che orientamento e continuità nei percorsi assistenziali e
accompagnamento dell’utenza nei luoghi di erogazione della prestazione.

Al momento hanno risposto alla chiamata di Asst Crema Celestina Benelli, Annamaria Carioni, Marcello De Maestri, Gabriella Landena, Cristina Stamera e Paola Tonoli.

“Dopo l’esperienza di volontariato presso l’hub vaccinale – raccontano – siamo pronti a cogliere anche questa opportunità e a dare il nostro contributo per le persone che stanno vivendo un momento di fragilità”.

Formati e pronti a dare sostegno

Prima dell’avvio della progettualità, il gruppo, coordinato dalla responsabile dell’Ufficio relazioni con il pubblico, Mariarosa Guerrini, è stato opportunamente formato, ricevendo nozioni in merito all’ascolto empatico per meglio gestire le emozioni, all’organizzazione del Pronto soccorso e al delicato tema della privacy. Per ufficializzare l’avvio della progettualità, ieri si è tenuto un incontro con il direttore generale Ida Ramponi, che ha colto l'occasione per ringraziarli della loro disponibilità. Come riconoscimento dell’impegno è stato donato a ciascuno dei volontari un attestato a conclusione del primo percorso formativo.

"Avrete un ruolo importante nel rendere l’attesa meno pesante e coltivare relazioni - ha detto la dg - sarete, in definitiva, facilitatori di legami all’interno della struttura”.

In altre parole, una mano tesa, sempre pronta ad aiutare, ma anche “osservatori attenti: la vostra presenza ci consentirà di raccogliere suggerimenti per il miglioramento dei servizi. Saremo sempre pronti ad ascoltarvi”.

“La vostra presenza – hanno sottolineato il responsabile del pronto soccorso Giovanni Viganò e la coordinatrice infermieristica Claudia Mantoan rivolgendosi ai volontari- rappresenterà un valore aggiunto, tanto per i pazienti quanto per gli operatori sanitari. Saprete fornire importante sostegno relazionale: anche questo in fondo rientra nel prendersi cura di ciascuno”.

"Un volto amico può fare la differenza"

“I volontari con il loro impegno saranno garanzia di continuità nella presa in carico. Nel delicato momento di accesso al pronto soccorso – chiarisce il direttore sanitario Roberto Sfogliarini – il contatto con gli operatori sanitari è frammentato. Un volto amico o meglio una mano sempre tesa potranno fare la differenza anche in un frangente di sofferenza e smarrimento. La disponibilità di queste persone è importante, ci consente di colmare un vuoto comunicativo e di dare una risposta immediata ad alcuni semplici bisogni informativi, di accoglienza ed orientamento. Non solo, queste persone potranno guardare con un occhio esterno la realtà ospedaliera e fornire preziosi suggerimenti per fare sempre meglio. L’intento è dunque quello di collaborare attivamente con loro, persone pronte a donare tempo, ascolto e sorrisi, ai malati e alle loro famiglie”.

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